DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Terremoto al Centro arti visive. Il presidente Stagetti si è dimesso

Bocche semi-cucite. L’ipotesi è che la Fondazione venga assorbita dalla Versiliana. A giorni il nuovo bando

Il sindaco Alberto Giovannetti (a sinistra) insieme al dimissionario presidente del Centro arti visive Nicola Stagetti il giorno del primo incarico, datato 2020

Il sindaco Alberto Giovannetti (a sinistra) insieme al dimissionario presidente del Centro arti visive Nicola Stagetti il giorno del primo incarico, datato 2020

Era già successo cinque anni fa e la storia si è ripetuta. Per la seconda volta la Fondazione Centro arti visive (Cav) ha visto il proprio presidente lasciare l’incarico e questo obbliga il Comune a ripartire daccapo. La novità è di ieri, con il presidente Nicola Stagetti che ha rassegnato le dimissioni dopo 5 anni, per un totale di due mandati. Era subentrato nel febbraio 2020 a Liliana Ciaccio, a sua volta dimissionaria, e poi confermato nell’agosto 2023. A livello di iter il Comune provvederà ad emettere un nuovo bando, dando 10 giorni di tempo a chi vorrà farsi avanti. Restano invece in carica i membri del Consiglio d’indirizzo, ossia Marcello Castiglioni, Michele Evangelisti, Lorenzo Belli e Alessandro Mosti. Come sempre avviene però in questi casi, il resto è composto dal detto e non detto.

A livello ufficiale Stagetti e il sindaco e assessore alla cultura Alberto Giovannetti si ringraziano a vicenda, con l’ormai ex presidente che assicurerà il suo contributo alla causa del Cav. Le voci "sommerse" dicono invece ben altro e su questo ci sarà solo da attendere gli eventi. La prima questione riguarda l’ex convento dei Frati, dove ha sede il Cav. La sua funzione di b&b-residenza artistica, rivolta agli ospiti che vengono in città per motivi istituzionali, avrebbe creato più di una discussione. Ma a far traboccare il vaso sarebbe l’ipotesi di far assorbire il Cav dalla Fondazione Versiliana. Le parole, criptiche e col contagocce, di Stagetti sembrano confermarlo. "Ringrazio l’amministrazione comunale. Ho eseguito la volontà di chi mi ha nominato – dice – ma non c’è una ragione precisa per la quale ho lasciato. Le motivazioni possono essere le nuove strategie: ci sono progetti che porteranno benefici alla città, in continuo cambiamento. Non ho elementi per criticare l’azione del Comune, ma forse non sono la persona adatta a portare avanti certi progetti".

Giovannetti assicura che Stagetti ha dato la sua disponibilità per sviluppare iniziative di promozione artistica e culturale. "È una strategia – spiega – che vogliamo portare avanti riformulando meglio alcune considerazoni e con un presidente diverso. Sono state dimissioni in un certo senso un po’ ’concordate’ e non cascate dal cielo. Ogni tanto c’è bisogno di energie nuove. Abbiamo necessità di avere una struttura operativa che funzona al 100%. Nicola resterà nella struttura garantendo la sua esperienza, che è utile per tutti noi. Tutto quello che facciamo è per valorizzare quello che abbiamo".