
Il sindaco Alberto Giovannetti (a sinistra) insieme al dimissionario presidente del Centro arti visive Nicola Stagetti il giorno del primo incarico, datato 2020
Era già successo cinque anni fa e la storia si è ripetuta. Per la seconda volta la Fondazione Centro arti visive (Cav) ha visto il proprio presidente lasciare l’incarico e questo obbliga il Comune a ripartire daccapo. La novità è di ieri, con il presidente Nicola Stagetti che ha rassegnato le dimissioni dopo 5 anni, per un totale di due mandati. Era subentrato nel febbraio 2020 a Liliana Ciaccio, a sua volta dimissionaria, e poi confermato nell’agosto 2023. A livello di iter il Comune provvederà ad emettere un nuovo bando, dando 10 giorni di tempo a chi vorrà farsi avanti. Restano invece in carica i membri del Consiglio d’indirizzo, ossia Marcello Castiglioni, Michele Evangelisti, Lorenzo Belli e Alessandro Mosti. Come sempre avviene però in questi casi, il resto è composto dal detto e non detto.
A livello ufficiale Stagetti e il sindaco e assessore alla cultura Alberto Giovannetti si ringraziano a vicenda, con l’ormai ex presidente che assicurerà il suo contributo alla causa del Cav. Le voci "sommerse" dicono invece ben altro e su questo ci sarà solo da attendere gli eventi. La prima questione riguarda l’ex convento dei Frati, dove ha sede il Cav. La sua funzione di b&b-residenza artistica, rivolta agli ospiti che vengono in città per motivi istituzionali, avrebbe creato più di una discussione. Ma a far traboccare il vaso sarebbe l’ipotesi di far assorbire il Cav dalla Fondazione Versiliana. Le parole, criptiche e col contagocce, di Stagetti sembrano confermarlo. "Ringrazio l’amministrazione comunale. Ho eseguito la volontà di chi mi ha nominato – dice – ma non c’è una ragione precisa per la quale ho lasciato. Le motivazioni possono essere le nuove strategie: ci sono progetti che porteranno benefici alla città, in continuo cambiamento. Non ho elementi per criticare l’azione del Comune, ma forse non sono la persona adatta a portare avanti certi progetti".
Giovannetti assicura che Stagetti ha dato la sua disponibilità per sviluppare iniziative di promozione artistica e culturale. "È una strategia – spiega – che vogliamo portare avanti riformulando meglio alcune considerazoni e con un presidente diverso. Sono state dimissioni in un certo senso un po’ ’concordate’ e non cascate dal cielo. Ogni tanto c’è bisogno di energie nuove. Abbiamo necessità di avere una struttura operativa che funzona al 100%. Nicola resterà nella struttura garantendo la sua esperienza, che è utile per tutti noi. Tutto quello che facciamo è per valorizzare quello che abbiamo".