DANIELE MANNOCCHI
Cronaca

"Test antidroga a chi amministra". Fa discutere la proposta di Fdi

La mozione, respinta dal consiglio comunale, prevedeva esami periodici per tutti i titolari di incarichi

La consigliera Cinzia Romboni, relatrice della mozione in consiglio comunale

La consigliera Cinzia Romboni, relatrice della mozione in consiglio comunale

Test antidroga periodico per tutti gli amministratori pubblici di Camaiore. È quanto auspicava Fratelli d’Italia, che ha presentato una mozione in tal senso. Il testo, però, è stato respinto dal consiglio comunale, scatendando l’ira della consigliera Cinzia Romboni. "L’esito della votazione ha fatto emergere un quadro preoccupante per la mancanza di trasparenza ed eticità da parte degli amministratori di centrosinistra", l’attacco di Romboni alla maggioranza e a Camaiore Popolare, che hanno votato contro la mozione.

Il testo, per la verità, toccava l’argomento in maniera più ampia. "Abbiamo chiesto che l’amministrazione si impegni a organizzare incontri con le famiglie per una sensibilizzazione sull’importanza delle prevenzione delle dipendenze, promuovendo il dialogo tra istituzioni, famiglie e giovani – spiega ancora Romboni –; vorremmo, inoltre, che venga celebrata il 26 giugno di ogni anno la ’Giornata mondiale contro abuso e traffico di droga’, come stabilito dall’Onu".

C’è poi il tema, tutt’altro che secondario, dei test antidroga per gli amministratori: "Cosa secondo noi particolarmente rilevante e significativa – sottolinea Romboni –, abbiamo proposto che tutti gli amministratori, e cioè sindaco, assessori, consiglieri e dirigenti, abbiano la possibilità, attraverso un protocollo d’intesa con l’Asl, di sottoporsi al test antidroga. Si tratterebbe, di un test su base volontaria, da effettuarsi una volta all’anno, per garantire che gli amministratori non assumano droghe e siano quindi in grado di assolvere il proprio ruolo senza i condizionamenti e il deterioramento delle facoltà intellettive, derivanti dall’uso delle sostanze stupefacenti. I risultati andrebbero poi, con il consenso degli interessati, pubblicati sul sito del Comune, per una totale trasparenza".

Ma la mozione, come detto, è stata respinta. "Non si tratta di una presa di posizione fine a se stessa o di un atteggiamento moraleggiante, ma di una misura concreta, per dimostrare, nei fatti e non solo a parole, che tutti noi amministratori possiamo essere un esempio di correttezza e serietà – conclude Romboni –; purtroppo il dibattito che è emerso durante il consiglio ha dimostrato una totale chiusura e una mancanza di rispetto nei confronti, anzitutto, dei cittadini. In particolare, l’intervento del sindaco è stato fuori focus, adducendo come motivazione un eventuale costo non previsto; ha inoltre affermato che decisioni di questo tipo spetterebbero al governo, e in quel caso sarebbe pronto ad adeguarsi: ipocrisia politica e posizioni stereotipate. Siamo amareggiati".