VIAREGGIO
La politica e gli affari. Gli affari (di famiglia) e la politica (personalizzata) come sistema di scambio. Le leggi elaborate per favorire gli amici e portare vantaggi alle aziende del fratello. È il quadro che emerge dell’inchiesta “madre“, quella della Procura della Spezia, che sta sconquassando la politica ligure con l’arresto (ai domiciliari) del governatore Giovanni Toti. A leggere le centinaia di pagine firmate dal gip, Mario De Bellis, emerge come tutto ruoti intorno all’ex sindaco di Portovenere, Matteo Cozzani, nel frattempo diventato capo di gabinetto di Toti in Regione. È lui che crea relazioni, intreccia contatti, organizza e disfà in funzione delle ’’opportunità“ economiche che si aprono ora per le esigenze della campagna elettorale ora per le imprese di famiglia. Ed è in questo filone che è indagato il presidente di Confindustria Nautica, Saverio Cecchi che ora si è autosospeso. In particolare Matteo Cozzani sottolinea a Saverio Cecchi come si sia speso per incrementare i contributi pubblici al Salone ("in effetti passati dai 400mila euro del 2020 ai 780 del 2022", evidenzia il gip) grazie all’emanazione di una gge regionale (la legge 10/22 del primo agosto 2022) che affermando la "strategigicità del Salone Nautico internazionale di Genova quale manifestazione finalizzata alla promozione sui mercati internazioali delle produzioni liguri del settore nautico, ne comportava la possibilità di attingere anche ai fondi europe Fesr". Come emerge dal dialogo captato dagli investigatori della Guardia di Finanza.
Cozzani: "Scusa eh Saverio, io sono arrivato che al Salone venivano riconosciuti 350mila euro.... scarsi....nel 2020 no?"
Cecchi: "Sì, sì....".
Cozzani: "Ecco, ora Campagna (Alessandro Campagna direttore commerciale del Salone anche lui indagato, ndr) esce con 780 mila euro, qui...".
Cecchi: "Grande, grande. Menon male che ci sei tu, grazie caro, ciao".
Cozzani: "Anche la banchina t’hanno fatto grazie a me ricordatelo eh!".
Cecchi: "Lo so... un milione e sette, sì lo so, lo so"
Cozzani: "Puttana la miseria!"
Cecchi: Ah, ah (ride) grazie Matteo".