REDAZIONE VIAREGGIO

Storico negozio chiude dopo decenni di attività. "La città è cambiata"

Tomei Sport, a Viareggio, ha servito tre generazioni di sportivi

Adriana Tomei con la sua famiglia

Viareggio, 21 agosto 2019 - Una corsa lunga cent’anni, un’arrampicata per tre generazioni, una straordinaria storia di commercio che ha camminato di pari passo con la vita della città. Ma a fine settembre Tomei Sport, lo storico negozio di abbigliamento e articoli sportivi, abbasserà le saracinesche. Per Adriana Tomei è arrivato il tempo della pensione: «Dopo una vita passata in negozio – dice la titolare della storica attività – è giunto il momento del meritato riposo. I miei figli, già grandi, hanno altri progetti. Da qui la scelta di chiudere».

I cartelli appesi alla vetrina di via Fratti con le scritte ‘Svuota tutto - cessazione attività’ non lasciano spazio ad alcun dubbio. Dentro al negozio la merce è scontata, dal 30% al 60%. Ma i ricordi no, quelli non sono affatto scontati.

«Fu mio nonno Giovanni – raconta Adriana – ad aprire il primo negozio, prima della seconda guerra mondiale nella sede storica di via Fratti, accanto a villa Argentina. Testimone raccolto poi da mio padre Gino. Infine da me e negli ultimi anni anche da mia figlia Francesca». Ma dagli anni ’60 fino al 1988 il negozio aveva anche una sede in Passeggiata, accanto al ristorante Olivieri. Altri tempi.

«Quando abbiamo fatto la prima liquidazione, era l’inizio degli anni Ottanta – prosegue Adriana – siamo stati costretti a far entrare i clienti dieci alla volta dalle gente che c’era. Oggi non succederebbe mai». E dall’album dei ricordi pesca anche una giovane cliente, all’epoca non ancora troppo famosa: «Era Gianna Nannini, arrivava in sella alla sua moto. Impossibile dimenticarla».

Da allora tanto è cambiato. Il mondo, la città, il turismo, anche il commercio: «La vendita on-line, Amazon e questi grandi colossi ci hanno davvero messo in difficoltà. Per non parlare di chi viene in negozio per provarsi la merce che poi ordina su Internet. E’ avvilente». La situazione del Piazzone non aiuta a tener viva la passione e l’entusiasmo: «La zona – aggiunge Adriana – è un disastro, purtroppo preda del degrado. Anche a livello turistico c’è molta meno gente. Un tempo venivano i milanesi e compravano dieci magliette Lacoste, oggi non è più così. E’ la città che non ha più un’identità, preda del turismo mordi e fuggi».

Un cambiamento che aveva pesato anche sull’attività che si era trovata costretta a non vendere più articoli da sci o da tennis «perché non tiravano più» spiega Tomei. Che coglie l’occasione per ringraziare chi ha varcato le porte del negozio: «Tutta la clientela, viareggina e non, che in tutti questi anni ci ha accompagnato e premiato con la loro fiducia».

Alice Gugliantini