REDAZIONE VIAREGGIO

Tra le antiche mura di Maggiano. Il doc su Tobino arriva al Goldoni

Dopo l’anteprima al Lucca Film Festival, sarà proiettato in città nel giorno del compleanno del medico scrittore .

La proiezione del docufilm sarà l’occasione per celebrare il compleanno di Tobino

La proiezione del docufilm sarà l’occasione per celebrare il compleanno di Tobino

Sarà proiettato a Viareggio, a pochi passi dalla casa sopra la farmacia, nel cuore del mercato, dove il medico scrittore nacque il 16 gennaio 1910. E proprio nel giorno della nascita, giovedì alle 18, al cinema “Goldoni“ sarà presentato il docufilm Mario Tobino per le antiche mura – che ha debuttato in anteprima mondiale al “Lucca Film Festival“ lo scorso 23 settembre, già mostrato nella sale di Pisa e Arezzo – scritto e diretto da Maria Erica Pacileo, con la produzione di Fernando Maraghini per la Fez Film e la collaborazione scientifica di Isabella Tobino per la Fondazione Mario Tobino.

Attraverso un attento lirismo registico, Pacileo racconta la disumanità della follia e l’umanità dei malati: due elementi narrati magistralmente da Tobino nei quattro romanzi dedicati al suo lavoro di psichiatra presso l’ospedale di Maggiano, vicino a Lucca, dove Tobino abitò in quelle due minuscole stanze di ‘Casa Medici’ - recuperate, con il loro spartano arredamento originale, la scrivania, le penne, la macchina da scrivere del medico-scrittore – dal 1943 al 1980, e dove operò come primario del reparto femminile.

Nel film si alternano numerose voci, prima fra tutte quella di Isabella Tobino, a testimoniare il grande valore letterario e scientifico di Tobino, che verso la fine della sua carriera contrappose il proprio pensiero a quello di Basaglia.

Molti anni dopo, questa diatriba intellettuale ci mostra quanto i due psichiatri fossero guidati dalla stessa intenzione: quella dell’amore per i ‘malati di mente’. Lo stesso amore che sta al centro della ‘cura’, e che Tobino confessò al mondo intero nel 1953, in occasione della pubblicazione del suo capolavoro ‘Le libere donne di Magliano’, dove a gran voce dichiarava: “Anche i matti son creature degne d’amore!”.

In uno stralcio del romanzo autobiografico Tobino si racconta: "La mia vita – scrive – è qui, nel Manicomio di Lucca. Qui si snodano i miei sentimenti. Qui sincero mi manifesto. Qui vedo albe, tramonti e il tempo scorre nella mia attenzione. Dentro una stanza del Manicomio studio gli uomini e li amo. Qui attendo: gloria e morte. Di qui parto per le vacanze. Qui, fino a questo momento sono ritornato. Ed il mio desiderio è di fare di ogni grano di questo territorio un tranquillo, ordinato, universale parlare".

Red.Viar.