La tensione tra “vicini“, mai tanto lontani, è tracimata (anche) sul Consorzio di Bonifica Toscana Nord, e così sul fronte “caldo“ dell’Abate – la Fossa che segna il confine tra Viareggio e Camaiore – si è acceso l’ennesimo scontro aperto tra i sindaci Giorgio Del Ghingaro e Marcello Pierucci. La questione è la nomina dei componenti dall’assemblea consortile che deve essere rappresentata da una delegazione dei comuni delle province coinvolte, che per l’area 1 ( la Toscana Nord) sono Lucca, Massa Carrara, Pisa e Pistoia.
Un passaggio di competenza dell’Anci; a cui il presidente della provincia di Lucca Marcello Pierucci, con una lettera, inviata lo scorso 7 novembre alla presidente Susanna Cenni e al direttore Simone Gheri, ha suggerito un’ipotesi di composizione condivisa ("per quanto possibile" ha anche specificato Pierucci) con i sindaci di Lucca, Media Valle, Garfagnana e della Versilia. "In grado di poter garantire – scrive il presidente della Provincia – un’attività concreta e concertata... Dato il ruolo strategico che il Consorzio svolge in un contesto come il nostro, caratterizzato da un territorio idrogeologicamente molto fragile". Ma per il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro quella lettera è un’ingerenza: "Inopportuna e scorretta", così l’ha bollata sui social.
Scontato, a questo punto, sottolineare che tra le proposte per la Versilia indicate da Pierucci all’Anci non c’è Viareggio, "Secondo Comune della Provincia per numero di abitanti e, per di più, sede del Consorzio", di cui il Comune "È anche un grosso contribuente. Escluderlo dall’assemblea sarebbe inverosimile e poco lungimirante" ha sottolineato Del Ghingaro. Per rappresentare il nostro territorio Pierucci, all’Anci, ha proposto infatti i sindaci di Stazzema (in rappresentanza dei comuni montani, di cui fa parte anche Seravezza) e di Massarosa.
Proprio per questo il sindaco Del Ghingaro è tornato a tuonare contro il "presidente" (minuscolo) "della Provincia" (invece maiuscola, quasi a voler sottolineare il peso tra rappresentanza e istituzione) che "Senza alcun titolo né competenze – ha scritto Del Ghingaro, condividendo con i follower la missiva che Pierucci ha inviato alla sezione toscana dell’Associazione nazionale comuni italiani – con una lettera inopportuna e scorretta, scrive ad Anci ed indica i comuni che dovranno far parte dell’assemblea del Consorzio di Bonifica. Ovviamente non lo potrebbe fare ma lo fa, in barba alle leggi, alle regole deontologiche, al rispetto istituzionale".
"Una roba imbarazzante e – sottolinea ancora il primo cittadino di Viareggio – incomprensibile, che ha messo in imbarazzo Anci, competente per l’indicazione dei comuni, e che rimarca quello che io ho sempre temuto". E cioè che "La gestione provinciale trasformata in gestione politica, e il ruolo assunto inutilmente speso in vendette, prevaricazioni e basse clientele partitiche".
Pur non potendo leggere l’attacco a lui indirizzato – perché "Del Ghingaro mi ha bloccato da tutti i social" (ma non dai contatti sullo smartphone, come abbiamo avuto modo di verificare) – , Pierucci era già a conoscenza della bordata sganciata dal “vicino“ quando abbiamo provato a chiedergli un commento sul caso del Consorzio. "Ma – ha risposto Pierucci – preferisco non replicare per non alimentare polemiche". Chi gli è vicino, però, qualche commento se l’è lasciato scappare: "Marcello ha fatto ciò che è nel suo ruolo, niente di scorretto. Piuttosto pubblicare una lettera tra istituzioni sui social... è corretto?".