Cultura e ambiente trascinano gli investimenti. Tanto che sono in arrivo ben tre hotel nel capoluogo (per un investimento totale di 10 milioni) oltre ad un relais & châteaux a Querceta, nella villa di via Cugnia che ha ospitato il Museo Gilardi. Seravezza – attualmente priva di strutture ricettive – si dimostra quindi particolarmente attraente: ad anticiparlo è il direttore della Fondazione Terre Medicee, Davide Monaco, che mantiene per adesso riservati i nomi degli investitori ma anticipa il forte interesse di società quotate in borsa e che già hanno segnato la loro presenza su Forte dei Marmi. Due sarebbero gli immobili oggetto di ’appetiti’ di investimento: in un caso si tratta di una villa dismessa di grosse dimensioni per la quale è stata fatta una manifestazione di interesse dal momento che sul bene gravano vincoli della Sovrintendenza. Una cordata di investitori a livello nazionale ha depositato un’ipotesi di sviluppo nella direzione turistico-ricettiva. Per un secondo immobile è già stato sottoscritto il compromesso da parte di una società locale ma con sede all’estero, pronta a mettere in campo 3 milioni di euro per creare un hotel a 4 stelle con ristorante e bar. Intanto sono già partiti i lavori per la creazione di un b&b con birreria sottostante nell’edificio di piazza Carducci (qui l’investimento è di circa 400mila euro) che permetterà al cuore di Seravezza di avere quindi tre punti di ospitalità turistica con riqualificazione di beni da troppo tempo in abbandono. A Querceta invece è pronto il progetto per un relais lusso con piscina e parco (allargato) all’ex Museo Gilardi.
"In questi due anni – sottolinea Davide Monaco delle Terre Medicee – abbiamo lavorato per portare l’attenzione degli investitori anche nel capoluogo. Mostre importanti, eventi e una nuova cura al decoro urbano hanno contribuito a far riscoprire l’entroterra. Un’operazione è già partita e due immobili sono sotto osservazione per essere valorizzati. Di conseguenza anche l’amministraizone comunale poi farà la propria parte, così come avvenuto col rilancio di Palazzo Rossetti. Del resto siamo ideale territorio ’10+10’ cioè a dieci minuti dal mare e ad altrettanti dalla montagna. La vicinanza ai percorsi sulle Apuane e la grande proposta che il Mediceo ha garantito sul fronte culturale sono stati volano di una ripartenza".
Francesca Navari