Troppo sangue è stato versato nelle ultime settimane sulle strade di Viareggio e della Versilia. L’ultimo grave in ordine di tempo è accaduto giovedì pomeriggio all’incrocio fra via Marco Polo e via Salvo d’Acquisto. La vittima, uno scooterista di 81 anni, è ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale Cisanello di Pisa per i gravi traumi riportati all’addome e gli arti inferiori. Incidenti stradali devastanti, spesso raccapriccianti. In molti casi all’origine ci sono sicuramente dei comportamenti scorretti tenuti da automobilisti e scooteristi. Ma è altrettanto vero che tante nostre strade sono oggettivamente pericolose per il ripetersi di incidenti più o meno gravi. Proviamo a fare una piccola mappa.
Variante Aurelia. E’ uno stradone a quattro corsie divise da uno spartitraffico centrale. E quando non c’era si assisteva a pericolose inversioni a U che causarono a breve distanza l’uno dall’altro due incidenti mortali di altrettanti motociclisti. Però è una strada vecchia senza corsia di emergenza dove spesso il limite dei 90 orari non viene rispettato. Gli innesti recenti come Bicchio e Marina di Torre del Lago sono sicuri, ma quelli più vecchi (Migliarina e Marco Polo sono senza corsia di accelerazione e con visuale spesso coperta dalla vegetazione: entrare diventa un terno al lotto, meglio evitare e passare da Lido. Si allunga un po’, ma si evitano guai.
Viale Buonarroti. Gli incroci con via Leonardo da Vinci e via Zara sono regolati dagli stop. Che spesso vengono ‘bucati’ come purtroppo accaduto nel caso della giovane mamma morta mentre in motorino andava al lavoro a fine agosto. I residenti da tempo invocano interventi quali dossi per ridurre la velocità dei veicoli e quantomeno un lampeggiante che avverta del pericolo.
Via Marco Polo. L’incrocio dove giovedì pomeriggio c’è stato l’incidente che ha coinvolto un 81enne in scooter è oggettivamente pericoloso. Le siepi riducono la visibilità e le auto sfrecciano su una strada (via Salvo d’Acquisto) considerata di scorrimento veloce per arrivare al casello autostradale. Ma ci si dimentica che non siamo ancora in autostrada e il limite, spesso disatteso, è di 50 orari. I residenti che segnalano il ripetersi di incidenti, chiedono che qui venga realizzata una rotatoria che faciliti l’innesto su via Salvo d’Acquisto.
Via Fratti. Il tratto pedonale/ciclabile è pericoloso, perché a ogni incrocio (regolato da triangolini di dare la precedenza) viene impegnato da veicoli i cui conducenti spesso neppure rallentano né guardano se per caso passa qualcuno. Lo snodo più pericoloso era quello con via Mazzini, ma adesso il cantiere eterno su quell’arteria ha quanto meno evitato il rischio di possibili incidenti.
Via dei Lecci. L’eterna questione. Una strada di collegamento Viareggio-Torre del Lago che si restringe all’ improvviso per il muro della tenuta Borbone protetto dalla Sovrintendenza e che quindi non può essere abbattuto. Numerose nel tempo le manifestazioni di protesta di chi invece avrebbe volentieri abbattuto il muro in nome della sicurezza stradale.
Via dei Pescatori. Nel punto in cui morirono Emma e Leo. I genitori di due fidanzatini chiedono che venga realizzata una rotatoria in modo da rendere più sicura l’area transitata da molti veicoli in entrata e in uscita dai cantieri.
Paolo Di Grazia