
C’è anche un medico psichiatra di Viareggio, Massimo Nencioni di 65 anni fra le persone finite nel mirino dei Carabinieri di Livorno che all’alba di ieri mattina hanno eseguito, insieme ai colleghi di Empoli, Pontedera e appunto Viareggio, 10 misure cautelari nell’ambito di un’inchiesta su presunte truffe alle assicurazioni che ha portato anche alla denuncia a piede libero di altre 89 persone e al sequestro di beni per oltre due milioni di euro. Lo psichiatra viareggino è stato sottoposto agli arresti domiciliari e gli è stata applicata anche l’interdizione dall’esercizio della professione. Nei guai anche una collaboratrice del suo studio, Serena Cioni, 53 anni di Empoli pure lei ai domiciliari come anche un tecnico informatico, Claudio Del Grosso, 63 anni di Livorno. Come gli altri è accusato di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e all’istigazione alla corruzione di pubblici ufficiali. L’operazione denominata Triade sicura è iniziata nel maggio dello scorso anno e si è conclusa di fatto ieri con il blitz all’alba. A tirare le fila di questa vasta truffa, secondo gli inquirenti sarebbero stati un medico legale livornese, Francesco Papini, 62 anni e sua moglie, Cinzia Allegranti di 52 anni, cui sono stati sequestrati quattro immobili nonché 57 quadri di diversi artisti italiani (Guttuso e altri)una sua collaboratrice, entrambi portati in carcere. La Procura di Livorno ha disposto anche altre cinque interdizioni dall’esercizio della professione a un altro medico legale, a un medico ortopedico e a tre avvocati. Le indagini hanno consentito di prospettare la sussistenza di una collaudata rete di 18 professionisti, composta da 7 medici (fra cui appunto lo psichiatra viareggino) e 3 loro collaboratori, 6 avvocati, un fisioterapista ed un esperto informatico, che si occupava di falsificare la documentazione sanitaria e informatica relativa a sinistri stradali, allo scopo di ottenere illeciti risarcimenti da parte delle compagnie assicurative.
Sono 35 gli incidenti stradali per i quali l’associazione avrebbe chiesto e ottenuto da importanti gruppi assicurativi risarcimenti di danni fisici, biologici ed esistenziali sovrastimati, per un valore complessivo di circa 650mila euro. Sono in corso accertamenti per ulteriori 6 incidenti in fase di liquidazione.
Dei 35 incidenti stradali, 32 erano reali, mentre 3 sono stati inventati di sana pianta durante il periodo del lockdown, quando il piatto, per così dire, piangeva.
Coinvolte nei sinistri stradali e denunciate 71 persone, fra cui anche il cantautore livornese Enrico Nigiotti di 33 anni. Per l’accusa hanno hanno consentito l’alterazione dei loro referti medici.
Paolo Di Grazia