Versilia, 18 marzo 2022 - Nelle ultime settimane allo sportello di Confconsumatori di Forte dei Marmi si sono presentati diversi cittadini vittime di truffe su carta di credito o su conte corrente. Raggiri con tecniche perfezionate, che arrivano attraverso sms, per carpire illecitamente dati personali e dati bancari.
L’ultimo caso di truffa riguarda un socio di Confconsumatori di Viareggio che ha ricevuto un sms dalla chat ufficiale della sua banca ( chat comprovata anche dai messaggi ricevuti dopo il messaggio farlocco). Il cliente della banca non dubitando della veridicità del messaggio, proveniente dal canale ufficiale dell’istituto di credito, ha cliccato sul link suggerito e subito dopo è stato contattato telefonicamente dal truffatore. E’stata la telefonata a insospettire l’uomo che ha contattato il call center della banca per bloccare l’operatività della carta di credito prepagata collegata al conto corrente e per bloccare l’operatività dell’home banking.
Il malcapitato ha presentato denuncia ai carabinieri di Viareggio. Ora della vicenda se ne occupa la Confconsumatori. "La banca lo aveva rassicurato sul fatto che nessun prelievo era stato fatto illecitamente dal suo conto corrente. E aveva consegnato al cliente un estratto conto dal quale, a dire dell’istituto di credito, non emergevano operazioni a suo danno. Solo successivamente il nostro cliente si è accorto che gli era stato sottratto l’importo di 2000 euro previa ricarica della sua carta per la somma di 1800 euro", spiega l’avvocato Francesca Galloni. "Per questo ho inoltrato il reclamo alla banca e sono in attesa di risposte ufficiali pronta a difendere i diritti dell’associato nelle sedi opportune".
L’avvocato Francesca Galloni suggerisce alcune accortezze per non cadere nei raggiri: "Nessuna banca o società titolare di carte di credito chiede i dati personali dei clienti tramite email, sms, whatsapp o telefonicamente. E’necessario fare attenzione agli sms che chiedono di cliccare sui link di rimando a un sito che sebbene spesso identico o molto simile a quello della banca o società per le quali i truffatori si fingono rappresentanti non è quello ufficiale".
Maria Nudi