REDAZIONE VIAREGGIO

Turismo, è stata una stagione a tre fasi

A confronto i dati forniti dagli alberghi a 4 stelle: per tutti agosto strepitoso, differenziazioni negli altri mesi estivi .

Quale è lo stato dell’arte dell’hotellerie a 4 stelle viareggina? Il punto è stato fatto da alcuni direttori di alberghi. Ricco il parterre: da Salvatore Longo per il Principe di Piemonte a Luca Ramenghi dell’Astor, Marino Patruno del Royal e Gianfranco Bindi del Palace. C’erano anche Alberto Montaresi, dell’omonima storica azienda di noleggi auto e bus, e Sandra Lupori presidente di Federalberghi Viareggio. Ha esordito per l’hotel Esplanade, che ospitava l’evento, il manager Francesco Becciani.

"Avendo riaperto dai primi di maggio abbiamo subito notato un certo progressivo miglioramento delle presenze, grazie alla nostra campagna informativa sulle misure di sicurezza applicate - ha spiegato -. E, andando al 31 luglio, possiamo dire ora che la media della flessione rispetto al 2019 è stata del 50%, così come credo abbiano registrato gli altri alberghi a Viareggio. In agosto abbiamo fatto meglio dell’anno scorso con nostra sorpresa, e se le condizioni saranno quelle di oggi, pensiamo di chiudere con una media complessiva di perdita del 30%. Grazie agli italiani venuti a Viareggio e anche a qualche straniero arrivato qui con la propria auto". A seguire, è intervenuta Sandra Lupori. "Riguardo alla stagione in corso, confermo i dati già noti, con un giugno scarso, luglio pieno solo nei week end e agosto molto affollato

- ha sottolineato -. Per settembre qualcosa fino al 15, ma dopo non ci sono praticamente prenotazioni. Con l’assenza degli stranieri che sono il 60% delle presenze in media a stagione contiamo di più sugli italiani. E si faccia di tutto per organizzare l’Ambito turistico, per poterci presentare alle fiere internazionali tutti uniti. Riguardo alla tassa di soggiorno, noi l’avevamo chiesta a fine marzo, ma è arrivata dal 1 agosto". Il direttore del Principe, Longo, ha evidenziato come "il calo degli stranieri è stato del 60 – 70%. In agosto abbiamo recuperato con gli italiani che si sono trattenuti anche fino a 4 settimane e molti svizzeri, che hanno sostituito gli americani i quali sono il nostro primo mercato.Vediamo ora il settembre e poi andremo come gli altri sul last minute". Poi Luca Ramenghi dell’Astor: "Sta a noi dimostrare forte coesione. Abbiamo instaurato un ottimo rapporto tra albergatori dove condividiamo tutto il possibile. E’ stata una stagione a 3 fasi. Noi siamo aperti dal 3 giugno e il fatturato è crollato del 70%; a luglio un meno 55% e agosto meno 40%. Attiva la clientela italiana, anche con qualche bonus vacanze, e soggiorni più lunghi, di 2 e 3 settimane, cosa che non si verificava da tempo. A settembre mancano i clienti business e hanno confermato alcuni stranieri che viaggiano con la propria auto. Ora occorre un tavolo organizzativo per programmare di un anno prima le varie attività".

Per il Royal, il direttore Patruno ha evidenziato che "è di fondamentale importanza che sia attivato subito l’Ambito territoriale turistico della Versilia per presentare la nostra zona ai principali appuntamenti mondiali di settore. Noi chiuderemo la stagione a inizio ottobre, un mese prima del solito". Infine Gianfranco Bindi per il Palace: "Ho visto in tanti anni cose strane, crisi di ogni genere, ma mai come questa. Dobbiamo collaborare tutti insieme per uscirne prima possibile".

Walter Strata