Camaiore (Lucca), 6 ottobre 2024 – Che sbuchi all’improvviso ad un incrocio; che si affacci in quell’attimo di distrazione, quando lo sguardo viene richiamato dalla squillo del cellulare; che sia figlio di un eccesso consapevole o di un’involontaria fatalità... Il pericolo, sulla strada, è sempre dietro l’angolo. E purtroppo le ultime settimane, con questa lunga e drammatica scia di incidenti che hanno segnato Viareggio e la Versilia, deve farci riflettere su quanta attenzione, prudenza e rispetto ci vogliano ogni volta che ci mettiamo in moto. Perché basta un istante per distruggere tutto, e ancora peggio una vita.
Tornando indietro, solo nell’ultimo mese le storie che abbiamo raccontato sono state tante. Troppe per sottovalutare il problema della sicurezza sulle strade. La morte di Laura Chiricuta, travolta mentre andava a lavoro in scooter da un’automobilista risultato positivo all’alcoltest. E poche ore dopo quella di Paolo Pardini, esperto centauro che per cause ancora tutte da chiarire – e per questo la famiglia ha fatto appello ad eventuali testimoni, affinché possano aiutare a ricostruire cos’è accaduto in quel lunedì sera di fine agosto – ha perso il controllo della sua moto sulla Variante Aurelia. L’81enne, ancora ricoverato all’ospedale di Cisanello, che sporgendosi oltre lo Stop di via Marco Polo, su via Salvo D’acquisto, è stato colto in pieno da un Suv riportando gravissime ferite; e ancora la 74enne, originaria del Canada, falciata da un’utilitaria mentre stava attraversando la via Marco Polo, all’incrocio con via Fratti, e accompagnata in condizioni disperate all’ospedale di Pisa. Poi l’infinita tragedia della via Italica a Lido, dove per cause da accertare, non si esclude il malore, Katia Pereira Da Silva ha perso il controllo della sua Mercedes travolgendo tutto e tutti. Uccidendo due studentesse tedesche in gita scolastica, appena maggiorenni, e ferendo altre quattro persone.
Tante, troppe, storie; a cui se ne aggiunge adesso un’altra, che soltanto per una fortunata coincidenza non ha avuto conseguenze irreparabili. Né per l’automobilista alla guida del Suv che ha finito la sua corsa schiantandosi contro un tiglio, né per chi transitava sulla sua strada. L’ennesimo incidente è avvenuto nella serata di venerdì sulla via Roma, a Camaiore, in direzione Lucca. Un 44enne del posto, C.A. le sue iniziali, dopo aver urtato due auto in sosta, danneggiandole, h
a terminato la corsa contro un albe ro. Sul posto è tempestivamente intervenuta una pattuglia della Polizia Municipale, i cui agenti hanno immediatamente sottoposto il conducente al test alcoolimetrico rilevando un tasso di 2.40 grammi per litro. Cinque volte oltre il limite consentito. “Purtroppo la guida in stato di ebbrezza – spiega il comandante Claudio Barsuglia – resta una delle cause più gravi e pericolose dell’incidentalità; e solo grazie al fatto che in quel momento non vi fossero né pedoni né conducenti di bici, in via Roma si sono evitato conseguenze assai più gravi”.Al conducente è stata contestata la violazione penale dell’articolo 186 del Codice della strada con il ritiro della patente. Essendo l’uomo alla guida anche proprietario del veicolo, ed avendo un tasso alcoolimetrico superiore a 1.5, gli agenti hanno sottoposto il mezzo anche al sequestro ai fini della confisca. Nonostante il Comando di Camaiore stia facendo una serrata campagna sulla sicurezza stradale, comprensiva del progetto “Non abusare - La festa deve continuare”, contro gli eccessi al volante, ed abbia costituito il “Movimento art. 230”, per introdurre l’educazione stradale nei programmi didattici, purtroppo la strada verso la sicurezza appare ancora lunga. E piena di ostacoli.
Martina Del Chicca