Per il campo da gioco, i primi guai della Viareggio Cup sbocciarono all’improvviso nel marzo 2018, quando due partite della fase eliminatoria vennero disputate a porte chiuse. Un fulmine a ciel sereno? Non era certo colpa degli organizzatori se l’impianto - in gestione al Viareggio 2014 - venne scoperto “non a norma per le misure di sicurezza per il pubblico”. Ci volle una soluzione tampone, ideata dall’ingegner Andrea Biagiotti, con il via libera del Commissione comunale di vigilanza e del Genio Civile per consentire al torneo di tornare ad ospitare il pubblico. Non solo: lo stadio dei Pini ottenne il via libera fino al 30 aprile 2018, per consentire anche al Viareggio, all’epoca in serie D, di chiudere la stagione in casa.
Lo stadio dei Pini-Bresciani tornò in mano al Comune il 1° luglio 2018, visto che la convenzione per la gestione con il Viareggio 2014, scadeva il 30 giugno di quell’anno. Ma lo stadio così come era ridotto non avrebbe potuto accogliere il pubblico visto che la Commissione comunale di vigilanza aveva posto delle condizioni improcrastinabili per la riapertura al pubblico. Quando il Comune decise di mettere mano alle prescrizioni, probabilmente non fece bene i calcoli, nel senso che - siamo a fine inverno 2019, con la Viareggio Cup che bussava alla porta - i lavori svolti in due mesi, gennaio e febbraio, non vennero ritenuti tali da poter ottenere il via libera. Morale: stadio chiuso, anche se il Cgc Viareggio guidato da Alessandro Palagi si era fatto carico della realizzazione di un nuovo manto erboso che nelle precedenti edizioni era stato il punto dolente segnalato da molte squadre partecipanti al torneo.
Messo fra l’incudine e il martello, tre giorni prima del via previsto per l’11 marzo 2019, il Cgc optò per l’opzione La Spezia, grazie alla collaborazione del club e del Comune ligure: partita inaugurale e finale al “Picco”, una - a volte due - partite al giorno al “Ferdeghini”. Un’edizione molto dispendiosa sul piano economico per il costante spostamento in trasferta di tutte le squadre. Il torneo venne vinto dal Bologna ai calci di rigore nella finale con il Genoa. Paradossalmente - visto che lo stadio dei Pini era ancora chiuso - la pandemia ha fatto sì che per due edizioni il torneo non sia andato in onda: stop nel 2020 e 2021. Così non c’è stato bisogno di trovare una sede alternativa dove disputare le partite più importanti, in passato prerogativa dell’impianto viareggino. Lo scorso anno, la Viareggio Cup è stata di fatto una manifestazione itinerante: con lo stadio dei Pini ancora chiuso - ma era in gestazione il progetto preliminare per l’atteso rilancio - il Cgc Viareggio ha optato per una soluzione arlecchino: la partita inaugurale al “Necchi Balloni” di Forte dei Marmi, le semifinali a Sesto Fiorentino, la finale del torneo femminile a Porcari e la finalissima del torneo maschile a Pontedera.
La proposta del torneo 2023 al “Ferracci” di Torre del Lago è affiorata già d’estate. Ora siamo alle porte con i sassi. Se non ci saranno sorprese nei prossimi giorni, la Viareggio Cup tornerà se non a casa (lo Stadio dei Pini), quanto meno nella sua dépendance comunale.