REDAZIONE VIAREGGIO

Un altro "castello" di rena. Lo costruisce l’Authority

Il muro dopo l’allagamento stradale della darsena Viareggio. Nuova allerta

Un altro "castello" di rena. Lo costruisce l’Authority

Arriva un’altra diga di sabbia contro le mareggiate. La terza. La prima è quella sull’intera Marina di Levante davanti ai bagni, fatta ogni inverno dal 2012 quando si allagarono tutti. La seconda è quella d’emergenza alzata in Passeggiata dopo il 2 novembre, quando ormai il mare era già arrivato in piazza Mazzini. E ora la Port Authority ne ha iniziato a realizzare un’altra sempre sulla Marina di Levante ma all’inizio, dove finisce il muro che più in là diventa diga foranea e sotto al quale corre la stradina che porta al nuovo mercato ittico. Una stradina che durante il fortunale fu allagata e resa impraticabile dall’acqua del mare, entrata dal passaggio che consente l’ingresso in spiaggia. Questo l’annuncio dell’Authority: "In conseguenza dei gravi eventi meteorici che hanno provocato il copioso ingresso di acqua di mare nella darsena Viareggio, con conseguente guasto alle apparecchiature della stazione di sollevamento e allagamento della viabilità pubblica e delle costruzioni, si procede alla realizzazione di una barra sabbiosa provvisoria a protezione del varco posto al limite della diga foranea. In considerazione anche dell’allerta meteo". Infatti c’è una nuova allerta gialla per rischio idrogeologico, mareggiate e vento fino alla mezzanotte odierna. Tornando alla barra sabbiosa – annuncia l’Authority – verrà realizzata interamente in ambito portuale con la rena presente e sarà alta circa un metro e mezzo: "Tali lavori consentiranno di liberare l’accesso alla stazione di sollevamento della rete di acque chiare di via Molo Marinai d’Italia per fare manutenzione. Lo stato dei luoghi verrà ripristinato una volta cessati gli stati d’allerta e comunque prima dell’inizio della prossima stagione balneare". Nulla si sa invece dell’idea di fare, al posto della diga di sabbia, un muro permanente: il quale, siccome l’acqua da qualche parte deve andare, potrebbe provocare in futuro l’allagamento del presidio della Croce Verde.