PIETRASANTA
Ha il cuore grande Vincenzo “Stefano“ Luisi. E di cuori se ne intende: è un cardiochirugo che ha svolto la professione con rigore e passione, lui che dal 2013 è presidente della PCRF-Italia, associazione con ufficio legale a Viareggio e sede operativa a Pietrasanta, dove il medico, conosciuto universalmente come Stefano, vive.
La PCRF-Italia è nata dalla relazione tra medici toscani impegnati come volontari in Palestina, personale sanitario palestinese e lo stesso Palestine Children’s Relief Fund, organizzazione non governativa fondata nel ’91. Da 11 anni, attraverso una rete di volontari e le collaborazioni istituite in Italia, PCRF-Italia è impegnata nell’organizzazione di missioni chirurgiche soprattutto in ambito pediatrico, nell’equipaggiamento di riparti pediatrici, nello sviluppo di campagne per la sicurezza delle cure e nella formazione per dirigenti di reparti o strutture sanitarie.
Cosa significa essere fondatore e presidente PCRF-Italia?
"È una grande responsabilità sotto molti aspetti. Le cose, quando si fanno, vanno fatte bene. E quando ci si riesce è una gioia, è un arricchimento morale. Siamo volontari. L’arrivo in Italia di Jamal e il suo ricovero sanitario, non è solo un’evacuazione di emergenza, ma rappresenta un capitolo di emergenza umanitaria perché PCRF-Italia si fa carico delle famiglie che arrivano in Italia con i piccoli pazienti".
Jamal quanto tempo resterà al Meyer?
"Non è possibile fare una previsione".
È possibile che il bambino e la famiglia restino in Italia?
"Non è escluso".
La coordinatrice Martina Luisi è a Firenze. "È un’altra vittoria della speranza", commenta. Per informazioni su PCRF-Italia e per sostenerla, si possono visionare il sito web e i social dell’associazione.
Maria Nudi