REDAZIONE VIAREGGIO

Un contributo da 15mila euro. Cozzani al telefono con i Paletti: “Scusa se vi metto fretta”

L’11 e 12 agosto 2022 la Guardia di Finanza intercetta le conversazioni dell’ex sindaco di Porto Venere. Intanto è stata respinta la richiesta della misura cautelare dell’interdizione avanzata da Saverio Cecchi

Viareggio, 17 maggio 2024 – È stata respinta la richiesta di revoca della misura cautelare dell’interdizione che impedisce a Saverio Cecchi, ormai ex presidente di Confindustria Nautica di esercitare le sue attività. Una decisione che è stata assunta anche per tutti gli altri indagati nelle inchieste liguri per corruzione e altri reati. Il provvedimento ha riguardato anche chi ha scelto di parlare negli interrogatori di garanzia nel filone spezzino dell’inchiesta per corruzione, condotta dal procuratore capo Antonio Patrono e dal sostituto Elisa Loris. Undici gli indagati: quattro agli arresti domiciliari, sei con l’interdizione di un anno ad esercitare professioni e attività di impresa. Hanno parlato davanti al gip Mario De Bellis l’amministratore di Europa Park Francesco Fiorino e gli imprenditori genovesi Giovanni Olcese e Ivan Pitto. Saverio Cecchi presidente di Confindustria Nautica e Alessandro Campagna direttore del Salone Nautico di Genova per la fornitura d’acqua da Filippo Cozzani. Non è stato ascoltato Filippo Beggi, responsabile dell’ufficio di segreteria del capo di gabinetto del presidente della Regione Liguria, perché non destinatario di misure cautelari. La prossima mossa, per i legali che lo riterranno opportuno, è, quindi, ora quella di rivolgersi al tribunale del riesame.

Intanto emerge tra i “favori“ a Matteo Cozzani (capo di gabinetto del governatore Giovanni Toti ed ex sindaco di Porto Venere) contestati agli imprenditori milanesi Raffaele e Mirko Paletti (che hanno interessi anche in Versilia) c’è un finanziamento di 15mila euro al partito politico di cui lo stesso Cozzani era esponente, mediante versamento effettuato il 6 settembre 2022, previa delibera da parte del Cda della società Filcasa, fiduciaria immobiliare lombarda dei fratelli Paletti. L’11 agosto la guardia di finanza intercetta una conversazione telefonica tra Mirco Paletti e Matteo Cozzani in cui il primo dice: "Se avete bisogno di una mano... e quindi in maniera ufficiale possiamo darvi una mano... un aiuto economico... lo facciamo volentieri". Il 12 agosto Raffaele avvisa il fratello Mirko che il sabato successivo incontrerà il sindaco di Porto Venere. Il 30 agosto Cozzani segnala la necessità del bonifico di cui aveva parlato Mirko Paletti. "Avremo l’esigenza di... se riuscite a farci il contributo perché dobbiamo paga... dobbiamo fermare gli autobus e gli autobus ci vogliono il pagamento anticipato. E riesci mica a farlo in giornata?". Raffaele Paletti: "Ma dimmi quant’è?". Cozzani: "Mirko mi aveva detto quindici che faceva". Raffaele Paletti: "Ah tu dici quella roba lì, scusami c....". Cozzani: "Sì". Raffaele Paletti: "Scusami, scusami e se non è in giornata al massimo domani mattina, dai va bene? Okay, okay".

Dai riscontri bancari è poi emersa l’erogazione di 15mila euro a titolo di ’contributo elettorale’.

M.B.