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"Un diritto per tutti". Il Comune dà il via libera al salario minimo a 9 euro

Le ditte che lavorenno in appalto dovranno rispettare la "paga congrua". Il sindaco Pierucci: "È il massimo che potevamo fare come ente locale".

"Un diritto per tutti". Il Comune dà il via libera al salario minimo a 9 euro

Tutte le ditte che lavoreranno per il comune di Camaiore dovranno garantire ai loro dipendenti una paga di almeno 9 euro lordi. La delibera che istituisce il "salario minimo" a livello territoriale è stata varata due giorni fa dalla giunta. "Il tema del salario minimo congruo ha a che fare con il rispetto di un diritto fondamentale che è quello di una retribuzione adeguata al proprio operato – spiega il sindaco Marcello Pierucci –; chiaramente, si tratta di un tema da affrontare a livello nazionale, forse addirittura europeo, ma come amministrazione abbiamo deciso di muoverci nei limiti delle possibilità normative".

"Quello del salario minimo è un tema su cui tanti prendono posizione – continua Pierucci – ma in pochi casi c’è la percezione di essere disponibili a mettersi in campo per fare qualcosa di concreto. Noi vogliamo avere la coscienza a posto con atti concreti". Nello specifico, le aziende che prenderanno appalti dal Comune avranno l’obbligo di presentare un’autocertificazione nella fase di partecipazione ai bandi; toccherà al responsabile dei procedimenti vigilare affinché non ci siano difformità tra la situazione reale e quanto dichiarato dalle ditte.

"Questa disposizione costerà alle casse del Comune qualche decina di migliaia di euro ogni anno – continua il sindaco – perché tutti coloro che parteciperanno agli appalti dovranno tenerne conto al momento di presentare il piano finanziario. Ma si tratta di risorse ben investite sui diritti, sul futuro, sulla nostra cittadinanza e sulla garanzia di un lavoro ben retribuito, per poter consentire una vita consona agli standard minimi di dignità personale. Sono orgoglioso di questa decisione, che ritengo un atto di civiltà. Spesso gli enti locali hanno avuto al loro interno lavoratori sottopagato; a Camaiore questo non succederà più".

Non è la prima volta che il Comune prende posizioni concrete su temi di rilevanza nazionale: basti pensare alla recente nascita del ’Movimento articolo 251’ promosso dalla Municipale per la sensibilizzazione sulla sicurezza stradale. "La mia percezione è che spesso, in politica, siano tutti bravi a proporre e ad aspettare cambiamenti da parte delle istituzioni. Noi su determinati temi vogliamo essere apripista: Camaiore ha deciso di assumersi questa responsabilità ed essere un soggetto attivo. Prima di fare le battaglie nelle piazze, ci vogliono gli atti concreti. Sul salario minimo, non siamo proprio i primi: a Firenze l’hanno già istituito – conclude il primo cittadino –; ma non credo siano tante altre le realtà in Italia". E in effetti, le proposte ci sono, anche a livello regionale – il Lazio ne sta discutendo –, ma i procedimenti andati in porto sono davvero pochi: Bacoli, nella città metropolitana di Napoli, ce l’ha fatta. E ora pure Camaiore.

DanMan