MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Un dono per le scuole . L’impegno con il futuro delle "Tartarughe Lente"

Il progetto “Apprendiamo insieme“ nel ricordo delle vittime del 29 giugno. Consegnato all’Istituto “Don Milani“ il quarto software che favorisce l’inclusione. .

Alla cerimonia di consegna presenti Giuliano Bandoni,. la dirigente Nella De Angeli e l’assessora Sara Grilli

Alla cerimonia di consegna presenti Giuliano Bandoni,. la dirigente Nella De Angeli e l’assessora Sara Grilli

La memoria è diventata un impegno con il futuro. Nel ricordo delle vittime del disastro ferroviario del 29 giugno 2009 l’associazione “Motogruppo Tartarughe Lente“ ha costruito un mondo di solidarietà. Tante le iniziative promosse in questi oltre quindici anni di attività sul territorio, dal “Motoraduno Pulce e Scarburato“ di giugno al “Rombo di Natale“, tutte nate intorno alla “Casina dei Ricordi“ di via Ponchielli per sostenere le famiglie in difficoltà, per aiutare le associazioni locali, per rendere più sicuri gli spazi della comunità con l’installazione dei defibrillatori...

L’ultimo progetto, rivolto alle scuole, si chiama “Apprendiamo insieme“, e consente di dotare gli istituti comprensivi della Versilia di un software, dal nome “Geco“, che permette di agevolare lo studio, la conoscenza e l’indipendenza degli studenti con disturbi specifici di apprendimento e con bisogni educativi speciali favorendo l’autostima e l’inclusione. Dopo le donazioni già fatte agli istituti “Margherita Hack” e “Armando Sforzi“ di Massarosa, e alle scuole “Lambruschini“ di Viareggio, il quarto programma (di una serie destinata ad allungarsi) è stato consegnato ieri mattina all’istituto “Don Milani“, sempre a Viareggio. Alla piccola cerimonia erano presenti Giuliano Bandoni, testa, cuore e gambe dell’associazione; la dirigente scolastica Nella De Angeli; l’assessora al sociale Sara Grilli e una delegazione degli alunni. A cui Bandoni, oltre a donare il software, ha raccontato di quando ha conosciuto gli amici motociclisti “Pulce e Scarburato“, Maria Luisa Carmazzi e Andrea Falorni, coi quali fondò il Motogruppo; e di quella notte di giugno del 2009, quando, per il deragliamento e l’esplosione di un treno, li ha persi.

E da quel profondo dolore, la necessità di “Non dimenticare“. E di dare al ricordo anche un senso di speranza. "Ogni iniziativa, così come la cura della “Casina dei Ricordi“ – spiega Bandoni – vanno proprio in questa direzione. Con l’obiettivo di tramandare anche ai più piccoli la storia del 29 giugno, affinché si facciano custodi della memoria ma anche dell’impegno per la sicurezza. E di cercare di costruire tutti insieme, un passo dopo l’altro sostenuto dai valori della solidarietà, un mondo più accogliente, attento e partecipe alle esigenze di tutti".

Mdc