
Luca Bonuccelli è stato uno dei fondatori del. Movimento dei Carnevalari, nato nel 2005 al motto di «Viareggini damosi da fa’»
Vent’anni di successi, quattro lustri di incredibile ascesa nella storia del Carnevale e, soprattutto, nel cuore dei viareggini che lo hanno eletto al loro Festival musicale preferito (altro che Sanremo). È il Festival di Burlamacco, nato quasi per gioco su una idea del Movimento dei Carnevalari nel 2007 e che, in questo 2025 è giunto alla 19esima edizione, diventando il concorso canoro carnevalesco più longevo. Luca Bonuccelli è uno dei fondatori del Movimento dei Carnevalari e, di conseguenza, uno degli ideatori del Festival.
Luca diamo subito una notizia: si vocifera che il prossimo anno vorreste mettere in scena 4 serate: 2 semifinali, 1 serata revival e poi la finale. Cosa credibile? "Il ventennale del Festival sarà un appuntamento molto importante e prestigioso. L’idea è quello di celebrarlo al meglio e questa potrebbe essere un’ipotesi".
Cosa sono i Carnevalari oggi? "Un Movimento di persone, formato da tante generazioni che vivono e sviluppano idee per il Carnevale. Ne è esempio la "Cantera" del Festival, che ha visto nascere tanti ragazzi appassionati che stanno iniziando a prendere in mano il futuro dell’associazionei.
Un obiettivo raggiunto? "Riaccendere il fuoco di una partecipazione popolare, rivitalizzando il mondo della musica carnevalesca. In venti anni abbiamo visto nascere, grazie al Festival, tanti nuovi autori e cantanti che hanno donato al Carnevale circa 300 nuove canzoni".
Cosa dovete ancora realizzare? "La divulgazione della cultura carnevalesca tra i giovani. Le nuove tecnologie e i ‘progetti scuola’ saranno le armi da utilizzare per tramandarla".
Come nacque il Movimento? "Esattamente la sera delle premiazioni ufficiali del Carnevale 2005 al Teatro Eden, con un semplice ma significativo motto scritto su uno striscione: ‘Viareggini damosi da fa’. Per noi il Carnevale non bisogna subirlo, ma farlo rimboccandosi le maniche e costruendolo dal basso".
Il ricordo più bello? "Forse il Carnevale Estivo del 2014. Una ‘prova di forza’ unendo associazioni, Fondazione Carnevale, carristi, maschere, albergatori e commercianti per dar vita al Carnevale estivo più partecipato di sempre".
Siete pronti ad un dialogo con la Fondazione Carnevale? "Assolutamente. I Carnevalari, mantenendo ovviamente la loro indipendenza, sono e saranno sempre aperti al dialogo con chiunque voglia instaurare un rapporto di collaborazione, nel rispetto dei principi dettati dal Manifesto del Carnevalaro".
Aspetto importante è la beneficenza. "Ad oggi siamo a più di 70.000 euro devoluti a 22 associazioni del territorio grazie alla bandiera Burlamacca e ai progetti ad essa collegati. Del resto fin dall’inizio abbiamo sempre pensato che la Burlamacca dovesse diventare, sì un simbolo da mostrare ma anche l’immagine stessa del grande cuore di Viareggio".
La canzone che più vi indentifica? "’Solo amore’, dell’indimenticabile Daniele Biagini, è di sicuro il brano che più ci è rimasto nel cuore. Identifica il periodo più brutto che abbiamo dovuto affrontare nella nostra storia, con la perdita di un amico e di un pilastro portante della musica del nostro Carnevale".
Sergio Iacopetti