MARIA NUDI
Cronaca

Un sorriso, poche parole. Così ‘Saturno’ racconta la sua quotidianità

Siamo nella zona del Palazzetto, una zona che i volontari definiscono "calda", perché ospita alcune roulotte, o meglio quello che...

Siamo nella zona del Palazzetto, una zona che i volontari definiscono "calda", perché ospita alcune roulotte, o meglio quello che resta delle roulotte, nelle quali vivono alcuni senza fissa dimora. E’ lì che incontriamo "Saturno", il nome è di fantasia, un uomo, che sembra non avere età e che nella sua vita precedente aveva dei figli, mille lavori diversi, vive in strada da anni. La sua roulotte si distingue dalle altre: in bella vista c’è scritto "Saturno" è il nome che ha scelto per la sua nuova vita. Appena vede il pulmino della Croce Verde viene incontro con un sorriso. Poche battute scambiate senza derogare alle regole e ai consigli che i volontari suggeriscono.

Come va? "Bene", risponde con un sorriso mentre accetta il merendino che gli viene offerto insieme a una confezione di creakers che cede a un altro senza fissa dimora, inquilino della roulotte accanto.

Cosa sta facendo? "Sto cercando dei pannelli solari per la mia roulotte", racconta in modo apparentemente disinvolto.

Come si sente? "Bellissimo", una sola parola che spiega il mondo nel quale vive e poi si lascia andare a una serie di considerazioni sulla zona dove vive.

Poi il dialogo si inverte è lui a rivolgere una domanda a me, del resto non mi ha mai incontrata. "Sono di Livorno". E giù due battute e poi il saluto con un ‘ciao’. Il pulmino riparte e "Saturno" è lì saluta e torna alla sua nuova identità mentre la squadra con la quale abbiamo incontrato gli "invisibili" spiega che ogni persona è una storia diversa, un percorso diverso: vite differenti che sulla strada possono incontrarsi, aiutarsi, perfino diventare amici, ma niente tra loro è per sempre: l’unica caratteristica che condividono con il resto del mondo.

m.n.