
“E se per esorcizzare il male fosse necessario scendere a patti con il male stesso per sconfiggerlo?”. Se lo chiede Luigi Bonetti che presenta ‘Una macumba per dire basta’. Una allegoria esoterica che ha come scopo quello di purificare e guarire una collettività ahimé abituata ad ogni sorta di devastazione, di inquinamento o di dramma. Protagonisti della costruzione sono Baron Samedi, divinità vudù, traghettatore dei morti e raffigurato con un cappello a cilindro in testa, un lungo vestito indosso ed un ampio mantello sulle spalle e due altri loschi figuri. Uno è Mamam Brigitte, sua sposa, con una posizione in mano; l’altro è il Giullare Demoniaco che si fa beffe di tutto e di tutti. “Sono tre elementi armonici - dettaglia Bonetti - e di notevoli dimensioni. Baron Samedi raggiungerà i 14 metri di altezza e farà un movimento per me nuovo, vale a dire quello di assumere la posizione verticale partendo da seduto su una trono; trono naturalmente di teschi”.
Anche gli altri due componenti del Loa (spiriti del vudù praticato ad Haiti, Cuba, Trinidad, Benin e in altre parti del mondo) non passeranno inosservati. Maman Brigitte, che terrà in mano un bicchiere colmo con una pozione dentro, svetterà con i suoi 12 metri mentre il Giullare Demoniaco da suoi 7 metri. Punto di forza del marchio Bonetti è storicamente quello del colore. “Quelli non mancheranno di certo - sottolinea ancora il costruttore, nipote di Uberto Bonetti ideatore di Burlamacco -. Grande risalto avranno quelli accesi come il rosso ed il viola”. A terminare il mosaico costruttivo, nella parte retro, un vero e proprio cimitero dai colori, chiaramente, consoni. Altra nota distintiva è quella relativa ai costumi, sempre sgargianti e particolarmente curati. “Saranno in tutto 200 i figuranti - va avanti Bonetti - e saranno vestiti da shamani. In corteo saranno circa 120 e gli altri sul carro. Tutti seguiranno la coreografia studiata da Stephanie Uygur”. Alla consolle Alessio Andreozzi che mixerà musiche in stile Vodoo ma non mancheranno pezzi in stile rock e metal. La canzone ufficiale ‘Un sogno nuovo’ è invece firmata da Daniele Biagini. Fanno parte della squadra di Bonetti: Pietro Pulcini, Giulio Pantani, Davide Marino e Elena Garzi.
Sergio Iacopetti
(VI - continua)