Una parata di stelle. Al Principe di Piemonte risplendono i vincitori del "Premio Viareggio"

Il presidente Andrea Biagiotti ha selezionato un ricco parterre di atleti. Da Capello a ’Pinturicchio’, il riconoscimento a chi ha scritto pagine indelebili.

Una parata di stelle. Al Principe di Piemonte risplendono i vincitori del "Premio Viareggio"

Il presidente Andrea Biagiotti ha selezionato un ricco parterre di atleti. Da Capello a ’Pinturicchio’, il riconoscimento a chi ha scritto pagine indelebili.

Le stelle del Premio Viareggio hanno brillato nel salone del Grand Hotel Principe di Piemonte: ovviamente, hanno brillato di luce propria, frutto di una carriera e di risultati di grandissimo spessore.

Il presidente del comitato organizzatore, Andrea Biagiotti con il supporto del gruppo Nesti e della Banca della Versilia, Lunigiana e Garfagnana ha proposto un’altra serata ricca di storie interessanti e coinvolgenti, molte delle quali hanno una radice profonda anche con Viareggio. A cominciare dalla sorpresa della serata, la premiazione in video di Alessandro Del Piero (nella foto grande). "Un campione assoluto anche in generosità e disponibilità", ha detto Andrea Biagiotti.

Del Piero ha colto la sua prima soddisfazione sportiva vincendo nel febbraio 1994 con la Primavera della Juventus la Coppa Carnevale: non solo, fu proprio lui a segnare il gol decisivo, un golden gol su calcio di rigore contro la Fiorentina per il definitivo 3-2 finale. Due anni e mezzo dopo, nel novembre 1996, Del Piero firmava il gol del successo della Juventus nella Coppa Intercontinentale a Tokio contro gli argentini del River Plate.

Anche l’allenatore Fabio Capello ha un trascorso importante alla Coppa Carnevale, guidando il Milan Primavera in quattro edizioni e lanciando un ‘certo’ Paolo Maldini. Da ricordare anche la sfida fra futuri giganti della panchina il giorno del giovedì grasso del 1984 quando Milan e Fiorentina (con alla guida dei viola il promettente Arrigo Sacchi) diedero vita ad un emozionante quarto di finale vinto dai gigliati per 2-0. In campo tra gli altri Landucci e Carobbi fra i viola, Costacurta fra i rossoneri.

Riflettori viareggini anche per l’arbitro Fabio Maresca, visto che ha diretto due partite storiche della formazione bianconera locale: il 29 maggio 2012, la sfida decisiva per la salvezza contro il Monza (ovviamente non ancora berlusconiano) vinta dalle zebre per 4-1, con un memorabile gol in rovesciata di Alessio Cristiani, la doppietta di Simone Zaza e il singolo di Pellegrini. L’anno dopo, Maresca fu l’arbitro della finale di ritorno della Coppa Italia di serie C a Latina: fini 1-1 e il titolo andò ai pontini che si erano imposti per 2-1 all’andata.

Dal calcio all’atletica leggera con il campione europeo di lancio del peso e vincitore della Diamond League, Leonardo Fabbri, che stabilendo il nuovo primato italiano prima con 22,95 e poi con 22,98 ha cancellato lo storico 22,91 che Alessandro Andrei aveva firmato il 12 agosto 1987 allo stadio dei Pini in occasione del meeting internazionale di Viareggio. Ma c’è dell’altro visto che da tempo, Fabbri è seguito dal mental coach Stefano Tavoletti, viareggino doc, un passato da cronista sportivo negli anni ‘90 all’epoca del Viareggio mendelliano.

Anche il giovane talento del ciclismo, Mark Finn prima di vincere alla... Pogacar il mondiale Juniores su strada ha già dimostrato a Viareggio di che pasta è fatto: nel marzo scorso, in occasione della prima tappa della Tirreno-Adriatico, da Lido di Camaiore a Lido di Camaiore, passando per Viareggio, sulla distanza di 10 chilometri, il promettentissimo ragazzo ligure si impose nella cronometro che fece da ‘antipasto’ alla prova dei professionisti.

Ovviamente riflettori anche per gli altri premiati, a cominciare dal Bologna Fc (rappresentato dal direttore sportivo Marco Di Vaio; nella foto in alto) per la grande annata, che ha aperto la strada della Champions ai rossoblù; all’asso della scherma paralimpica, Matteo Betti, che anno dopo anno continua a rimanere sulla cresta dell’onda; al commissario tecnico del ciclismo, Dino Salvoldi, il re mida delle due ruote visto che ha all’attivo un medagliere ricco di allori e dulcis in fundo il collega Leo Turrini, fuoriclasse del giornalismo sportivo e di costume, che da una vita racconta con una penna fantasiosa e brillante le storie dei grandi protagonisti.

g.l.