MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Una rosa bianca nel dolore. Il cordoglio per Mariottoni

Nel giorno del lutto un fiore è stato posato ai piedi del cantiere dov’è avvenuta la tragedia

Nel giorno del lutto un fiore è stato posato ai piedi del cantiere dov’è avvenuta la tragedia

Nel giorno del lutto un fiore è stato posato ai piedi del cantiere dov’è avvenuta la tragedia

Le bandiere listate dal nero del lutto; il silenzio che, per un minuto, ha unito due comunità; e una rosa bianca, posata ai piedi del cantiere edile di fronte al quale l’ingegner Paolo Mariottoni, lunedì, ha perso la vita. Travolto da una lastra di vetro, materiale in cui si era specializzato con la sua impresa, precipitata durante il sollevamento verso l’ultimo piano dell’ex hotel Principe sul viale Colombo.

Così, con un abbraccio simbolico, le comunità di Camaiore e di Massa, dove Mariottoni riesideva, ieri si sono strette al dolore della famiglia, ai colleghi, agli amici dell’imprenditore; e si sono fermate per un momento di riflessione a seguito dell’ennesima morte sul lavoro. La sesta, dall’inizio di quest’anno, in Toscana.

Una tragedia "Di fronte alla quale dobbiamo tutti fermarci: imprese, sindacati e politica in primis. In questo momento di lutto e di sconforto dobbiamo interrogarci: ognuno sta facendo la propria parte?" È ciò su cui l’Arcidiocesi di Lucca e la Diocesi Massa Carrara Pontremoli, attraverso gli Uffici per la pastorale sociale e del lavoro, invitano a pensare. Citando un’omelia del 2020 in cui Papa Francesco affermò che “Il lavoro è quello che rende l’uomo simile a Dio, perché con il lavoro l’uomo è creatore, è capace di creare, di creare tante cose; anche di creare una famiglia per andare avanti. L’uomo è un creatore e crea con il lavoro. Questa è la vocazione. E dice la Bibbia che "Dio vide quanto aveva fatto ed ecco, era cosa molto buona" (Gen 1,31). Cioè, il lavoro ha dentro di sé una bontà e crea l’armonia delle cose, bellezza, bontà, e coinvolge l’uomo in tutto: nel suo pensiero, nel suo agire, tutto. L’uomo è coinvolto nel lavorare. È la prima vocazione dell’uomo: lavorare. E questo dà dignità all’uomo. La dignità che lo fa assomigliare a Dio. La dignità del lavoro“.

Ma "Ci chiediamo – proseguono l’Arcidiocesi di Lucca e la Diocesi Massa Carrara-Pontremoli – quante volte questa dignità debba essere macchiata dalle morti, dalle ingiustizie e dallo sfruttamento". E insieme continueranno "a chiedere ad ogni tavolo che ognuno faccia la propria parte per la sicurezza sul lavoro. Troppo alto è il prezzo cui stiamo assistendo, e non possiamo più tacere – concludono –, in nome della vocazione dell’uomo e della sua dignità".