Una vita spesa per gli altri, fatta, come ricordano gli amici, di ironia, autoironia, e di costante apertura, all’altro, alle sue fragilità e debolezze, quella di Enrico Marchetti, uno dei fondatori del progetto per la partecipazione delle persone con spettro autistico e malattie rare ad attività ludico motorie e sportive e storico presidente del Gruppo Sportivo Handicappati Toscana, l’associazione che svolge parte delle attività alla palestra polifunzionale all’interno della struttura Ceser, centro Asl dove l’associazione “Fiore di Loto” Ets svolge un ruolo di co-progettazione. E una vita che, due anni fa, dopo 35 anni di progetti, iniziative e attività di inclusione e amore, se n’è andata lasciando, tra coloro che sono rimasti, un ricordo vivido, speciale e umano di un uomo senza confini e barriere, e dimostrato dall’affluenza, in occasione della marcia podistica non competitiva “Includiamoci“, per l’intitolazione del locale del Ceser, con apposita targa, ad Enrico, dove erano presenti i rappresentati dei comuni e della provincia con Marcello Pierucci, Stefano Pellegrini, Alberta Pucetti, Michela Sargentini, Sara Grilli e associazioni come “Vengo anch’io tu sì“, “Crea“, “Cesvot“ e “Progetto Filippide“.
CronacaUna targa in ricordo di Enrico Marchetti. La cerimonia di intitolazione del Ceser