Una vita trascorsa dietro il banco. A 80 anni Checchi va in pensione

Renato Checchi, un'icona di Viareggio, è stato premiato dal Comune per la sua dedizione di decenni dietro al banco. Con competenza e gentilezza, ha servito la città con passione e allegria fino al suo ultimo giorno di lavoro nel 2024.

Una vita trascorsa dietro il banco. A 80 anni Checchi va in pensione

Una vita trascorsa dietro il banco. A 80 anni Checchi va in pensione

A sorpresa ha ricevuto un riconoscimento dal Comune di Viareggio per le decine di anni passate dietro il banco a servire la clientela. Sempre con il sorriso, con competenza e con cortesia. Renato Checchi, classe 1944, nasce al Comparini, dopo due sorelle che lo coccolano in modo materno. Il primo ottobre 1958 è il suo primo giorno di lavoro al bar Loris e poi nella pasticceria Da Prato proprio in piazza San Francesco. Nei ruggenti anni Sessanta, quando la Passeggiata era il salotto di Viareggio, lavora presso il bar Eden (Giorgio Gaber e Ombretta Colli gli chiedevano il suo drink, ribattezzato ‘Renato’).

Ragazzino volenteroso ed entusiasta che mordeva la vita con impegno, ha sempre avuto tanta voglia di far bene con allegria e gentilezza. Dal 1970 al 2000 è stato titolare della polleria nell’operosa piazza San Francesco dove le botteghe, la pretura, la parrocchia, il cinema, gli ambulanti animavano il cuore del rione. I fornitori, l’etica nella scelta degli allevatori e l’ambiente cordiale e pulito hanno contraddistinto le scelte del competente Renato che, per 30 anni, è stato coadiuvato dalla moglie Paola. I tempi cambiano e dal 2000 al 30 aprile 2024 (ultimo giorno di lavoro) nella bottega al Penny del Marco Polo ha servito l’intera città di Viareggio, mantenendo la qualità del prodotto della bottega più piccola.

C.S.