REDAZIONE VIAREGGIO

Urologia in sofferenza a causa della pandemia

Il dottor Lunardini: "Con la diffusione del Coronavirus sono stati ridotti i posti letto nel reparto e sono saltate anche numerose visite di controllo"

Anche per i tumori urologici l’emergenza covid ha portato problemi legati ai ridotti accessi in ospedale, ma non solo. Una situazione che fortunatamente, come sottolinea il dottor Luca Lunardini, urologo e andrologo dell’ospedale Versilia, è in fase di miglioramento: "Con l’emergenza, per diversi mesi i controlli delle patologie si sono ridotti e oggi dobbiamo rincorrerne alcune, soprattutto tumorali. Ad esempio per quelli vescicali sarebbero necessari controlli ogni trequattro mesi che nell’emergenza sono spesso saltati. Ci stiamo attrezzando per ridurre i tempi d’attesa, ma permangono alcune criticità".

Avete notizia anche di riduzione di auto controlli?

"Purtroppo sì, perché tanti non se la sono sentita di andare dal medico o in un laboratorio di analisi. E poi, chi faceva gli esami e non li trovava in regola, aveva grosse remore a venire in ospedale dove, peraltro, in certi periodi si poteva accedere solo per le emergenze".

Il reparto urologia del Versilia ha dovuto ridurre i posti per accrescere quelli dei pazienti covid?

"Come tutte le branche chirurgiche, anche urologia ha dovuto cedere posti letto da destinare ai pazienti covid e per diversi mesi ridurre ricoveri e interventi. La situazione su questo fronte, anche se non è tornata del tutto alla normalità, è adesso molto migliorata".

Le prospettive quindi sono incoraggianti?

"Certamente e salvo nuovi picchi di ricoveri, che per il momento non ci sono nonostante l’aumento dei positivi, dovremmo poter continuare su questa strada. Indubbiamente l’aumento dei vaccinati riduce il numero di quelle complicazioni che necessitavano di ricoveri lunghi, però le varianti del virus ci hanno insegnato ad essere molto prudenti".

Il dottor Lunardini, che era sindaco di Viareggio nel 2009, anno della strage alla stazione ferroviaria, in cui persero la vita 32 persone esprime poi il suo parere sulla sentenza della cassazione di alcuni mesi orsono e per la quale si attendono ancora le motivazioni.

E’ preoccupato?

"Sì, le prospettive sono effettivamente preoccupanti. Come tutti i miei concittadini sono frastornato da un giudizio che ha vanificato i due gradi precedenti. Lascia poi sconcertati il fatto che non si possano ancora leggere le motivazioni di una sentenza molto grave per la città e, soprattutto, per chi è stato colpito negli affetti più cari".

Giulio Arnolieri