Non un semplice vandalismo, ma un’offesa alle 560 vittime dell’eccidio nazifascista a Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944. Il mondo politico versiliese, insieme a quello delle associazioni, condanna in modo unanime il danneggiamento di una delle formelle in ceramica realizzate dall’artista Carlo Carlo e inaugurate un mese fa non in una strada casuale, ma in via Martiri di Sant’Anna, accanto all’ex ospedale “Lucchesi“. Le indagini sono ancora in corso per capire chi possa aver sfregiato l’opera, che fa parte dell’installazione “Donne di coraggio e di martirio” ed è dedicata alla madre-coraggio Genny Bibolotti Marsili (le altre due raffigurano Milena Bernabò e Cesira Pardini), usando la punta di un oggetto contundente.
Da una parte Genny che sacrifica la propria vita scagliando lo zoccolo contro un soldato tedesco, salvando il figlioletto Mario Marsili, dall’altra l’ignota mano che si è scagliata rovinando la formella. "Condanniamo ogni atto di offesa alla storia, alla verità – scrive l’amministrazione comunale di Pietrasanta – e a tutti coloro che si sono battuti e continuano a battersi per la giustizia e la pace, anche attraverso l’arte, messaggera universale di libertà e rispetto reciproco. Massima solidarietà all’associazione ’Martiri di Sant’Anna’, promotrice dell’installazione, e a Carli". Idem il sindaco di Stazzema Maurizio Verona: "Siamo rammaricati, ma non sorpresi. Sono fenomeni di vandalismo ormai diffusi. Non si possono nemmeno più chiamare ragazzate. A furia di sottovalutarle si arriva al gesto di chi sfregia impunemente con le svatiche i luoghi simbolo, o come a Pietrasanta distrugge opere dedicate a tre donne insignite della medaglia d’oro al merito civile in quanto uccise dall’ideologia nazifascista".
Anche Giovanni Cipollini, presidente della sezione “Gino Lombardi“ dell’Anpi, esprime solidarietà a Carli e ai superstiti e ai familiari delle vittime dell’eccidio: "È un atto vergognoso e infame. Sarebbe un grave errore considerarlo un vandalismo: è uno dei tanti gesti che sempre più spesso colpiscono monumenti, lapidi, immagini e simboli della lotta di liberazione e la memoria delle vittime dei nazisti e dei fascisti". Infine il Pd di Pietrasanta per bocca dell’Unione comunale e del gruppo consiliare: "È un fatto di estrema gravità. Le autorità competenti saranno chiamate ad appurare la natura dell’atto e le eventuali responsabilità: ci auguriamo venga fatta chiarezza il prima possibile. Ci auguriamo che l’opera sia ripristinata quanto prima e il Comune aumenti la vigilanza sull’area".
Daniele Masseglia