I più ottimisti sperano sia solo una coincidenza. Anche perché, se così non fosse, il campanello d’allarme risuonerebbe forte insieme al timore di un’escalation che al sol pensiero fa tremare i polsi. Il fatto è che il danneggiamento di una delle formelle realizzate dall’artista Carlo Carli in memoria di tre donne uccise nell’eccidio del 12 agosto 1944 a Sant’Anna di Stazzema non è un caso isolato. L’episodio, che si presume sia stato commesso tra domenica e lunedì a Pietrasanta in via Martiri di Sant’Anna, è stato preceduto da un fatto analogo scoperto il 12 dicembre proprio a Sant’Anna. Anche in questo caso il vandalismo è stato fatto contro una formella, ossia quella nella piazza intitolata ad Anna Pardini, la vittima più piccola dell’eccidio con i suoi venti giorni di età.
Episodi che avranno un seguito dato che l’associazione “Martiri di Sant’Anna”, tramite l’avvocato Gabriele Dalle Luche, ha presentato una denuncia al commissariato di polizia di Forte dei Marmi inglobando entrambi i danneggiamenti. "Si tratta di una strana coincidenza – spiega Dalle Luche – che ci fa molto preoccupare. Nell’attesa che si faccia luce su quanto avvenuto a Sant’Anna, ci auguriamo sia possibile individuare gli autori del deprecabile gesto compiuto a Pietrasanta ai danni della formella dedicata a Genny Bibolotti Marsili, raffigurata mentre scaglia lo zoccolo contro il soldato tedesco sacrificando la propria vita per salvare quella del figlioletto Mario Marsili, che lei poco prima aveva nascosto nella stalla. Cogliamo l’occasione sia per ringraziare il commissariato di Forte dei Marmi per essersi reso fin da subito disponibile sia per invitare il comune di Pietrasanta ad illuminare il trittico di Carli e ad installare una telecamera in modo che possa fare da deterrente".
Tornando alla targa di Sant’Anna, era stata collocata due anni fa e raffigura un fiore. "Una mano ha scagliato un sasso contro il pannello che rappresenta il gesto eroico di Genny – dice l’associazione ’Martiri di Sant’Anna’ – e pochi giorni prima qualcuno ha danneggiato la targa in piazza Anna Pardini. Due gesti che creano sgomento, non per il valore materiale quanto per la miseria morale che fa da sfondo a queste ’bravate’". Parole di condanna anche da parte del circolo culturale “Fratelli Rosselli“ di Pietrasanta: "È un atto scellerato compiuto da un vigliacco".