Doveva riannodare i fili della carriera dopo che l’estate scorsa, all’indomani delle polemiche divampate a seguito della pubblicazione del suo pamphlet Il mondo al contrario era stato rimosso dal comando dell’Istituto Geografico Militare. Così, ieri mattina il generale Roberto Vannacci di prima mattina era partito dalla sua casa di Viareggio per assumere il nuovo incarico di capo di Stato maggiore del comando delle forze operative terrestri. Ma appena giunto a Roma, al Palazzo dell’Esercito, al generale è stato notificato, da parte dei suoi superiori, l’avvio del procedimento disciplinare nei suoi confronti con la nomina dell’ufficiale inquirente della commissione appositamente costituita per valutare eventuali profili di irregolarità legati al discusso bestseller pubblicato dell’ufficiale.
Le controverse opinioni contenute nel libro – i gay "non normali" ad esempio – espresse da un generale in servizio, potrebbero generare "identificazione con l’istituzione che rappresenta venendo meno così al principio di terzietà". L’inchiesta formale fa seguito a quella sommaria aperta ad agosto, nell’immediatezza dei fatti. La commissione valuta gli atti prodotti dall’inchiesta sommaria, esegue accertamenti, acquisisce documenti e trasmette il rapporto finale all’autorità che ha ordinato l’inchiesta ed una scheda informativa dettagliata al ministro della Difesa. A seguito degli esiti dell’inchiesta formale potrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari nei confronti di Vannacci, nel caso emergessero comportamenti non rispettosi delle regole. A quanto si apprende, i tempi non saranno lunghi. Vannacci, nel frattempo dal 22 novembre scorso, ha chiesto e ottenuto, una licenza "per motivi familiari". Proprio domenica pomeriggio nel commentare la sua nomina a capo di Stato maggiore del comando delle forze operative terrestri ci aveva risposto che avrebbe riscritto senza ripensamenti il suo libro. "Dalla prima all’ultima parola – aveva chiosato–. Forse cambierei un po’ la punteggiatura, giusto per renderlo ancora più scorrevole". Il libro l’ha resa celebre. È diventato una sorta di influencer anche senza ricorrere ai social. Questa sua nuova veste la infastidisce oppure le fa piacere? "La gente mi ferma per strada. C’è chi mi chiede un autografo o una foto insieme a me. Questo mi fa piacere, non lo nego. Ma io sono rimasto la stessa persona, un uomo semplice e umile".