È ormai un serrato fuoco di fila, con un evidente slittamento dal piano tecnico a quello politico: la vicenda della contestata gestione da presidente del Comitato delle Celebrazioni Pucciniane di Alberto Veronesi è sempre più un caso politico dopo l’annuncio della sua candidatura con Fd’I alle regionali in Lombardia del prossimo febbraio e le dimissioni all’interno del Comitato (ieri quelle della deputata Pd Maria Rosa De Giorgi).
A dire a chiare lettere che la misura è colma è prima di tutto è il primo cittadino Pd di Pescaglia, Andrea Bonfanti, che in una lunga lettera chiede a Veronesi un passo indietro. "È venuto meno il rapporto di fiducia con il presidente – scrive – la sua candidatura in Lombardia, ancorché legittima, è decisamente inopportuna". Bonfanti, che una settimana aveva sottoscritto una lettera per avere chiarimenti insieme ai sindaci di Lucca (Pardini) e di Viareggio (Del Ghingaro), sottolinea che la candidatura va proprio nella direzione opposta. "Verbali degli incontri mancanti o parziali – aggiunge – richieste di modifica degli stessi da parte dei consiglieri a lungo inascoltate, proposte di delibere giunte solo pochissime ore prima dell’inizio delle riunioni, se non addirittura mai pervenute, hanno costretto i membri del Comitato a chiedere a più riprese un’inversione di tendenza nelle modalità di condotta della Presidenza. Non è una questione di partito (fosse stato candidato nel PD o in qualsiasi altra formazione politica sarebbe stato lo stesso), ma di inopportunità. Auspichiamo a questo punto una presa di responsabilità da parte del Maestro Veronesi". Posizione sostanzialmente analoga arriva dal sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro che in un post su Facebook, pur riconfermando i sentimenti di amicizia con Veronesi, chiede un passo indietro. "Non condivido la sua scelta di candidarsi – scrive – in qualsiasi partito abbia deciso di farlo, alle elezioni regionali in Lombardia. Questa sua decisione, ancorché libera e legittima mi appare, nella sua attuale veste di presidente di un Comitato così altamente istituzionale, inopportuna e portatrice di inevitabili divisioni, che potranno solo complicare e rallentare i lavori di un organismo già naturalmente diversificato e complesso da gestire. Noi sindaci gli abbiamo già fatto presente tutto questo in una lettera inviata alcuni giorni fa, che voglio qui richiamare integralmente. Gli auguro quindi tutta la miglior fortuna in questa sua nuova avventura e al contempo spero voglia ripensare il suo ruolo nel Comitato Pucciniano, per non creare difficoltà e imbarazzi".
Decisamente più cauto, invece, il sindaco di Lucca, Mario Pardini. "Non sono certo io a dover stabilire se la carica di presidente di un Comitato nazionale nominato dalla presidenza del Consiglio è compatibile con una candidatura in una competizione elettorale – afferma –. Personalmente, credo che la candidatura non sia incompatibile, ma non sta a me stabilirlo: quello che è certo che non intendo chiedere le dimissioni. La priorità è far lavorare, e bene, il Comitato sciogliendo i nodi che ci sono". Richieste di dimissioni, invece, arrivano anche dal capogruppo della Lega nel consiglio comunale di Viareggio, Alessandro Santini. "Non vi è ombra di dubbio infatti che la candidatura politica di Veronesi ne mina alla radice il suo ruolo, già compromesso dalle critiche costanti che sta subendo da parecchi mesi".
Fabrizio Vincenti