REDAZIONE VIAREGGIO

Versilia: locali in crisi per mancanza di personale nonostante la stagione estiva

In Versilia, locali e alberghi faticano a trovare personale per la stagione estiva a causa di contratti non rispettati e cambi culturali.

In Versilia, locali e alberghi faticano a trovare personale per la stagione estiva a causa di contratti non rispettati e cambi culturali.

In Versilia, locali e alberghi faticano a trovare personale per la stagione estiva a causa di contratti non rispettati e cambi culturali.

Locali pieni, ma esercizi in affanno per mancanza di personale. Succede in Versilia e il fenomeno si ripete ormai da diversi anni. Se prima, per alcuni, la causa era del Reddito di Cittadinanza ora a chi dare la responsabilità? Diverse le concause sentendo gli esercenti: "mancanza di volontà; cambio culturale; contratti non rispettati". Persino un locale storico come Galliano è in affanno. "Siamo alla ricerca di sette figure – spiegano Roberto, Galliano e Francesco Vannozzi – ma non le troviamo. Siamo anche disponibili a far crescere apprendisti offrendo loro la possibilità di fare carriera, ma in un mese di annunci abbiamo ricevuto la miseria di 3 curricula vitae". La famiglia Vannozzi, oltre allo storico Galliano (fondato 102 anni fa), gestisce anche il New York sempre sul viale Marconi. "Per decenni – proseguono – fare la stagione era un modo per mettere da parte qualche soldo, pagarsi l’Università, fare esperienza, ma ora evidentemente non è più così. Certo lavorare in un’attività come la nostra non permette pause e può essere stressante, ma noi diamo la massima disponibilità a tutti, rispettando il Contratto nazionale del lavoro". Anche alla Pizzeria Il Tavernino in via Comparini, che svolge attività stagionale, la ricerca continua. "Trovare personale di sala qualificato è complicato – spiega Andrea Freschi – ma le cose non vanno meglio anche con chi l’esperienza non ce l’ha. Credo che il problema sia anche culturale, perché ai colloqui le prime domande sono sul salario e i giorni liberi. Questo è sintomatico del fatto che non ci si rende conto che un lavoro stagionale non può esser troppo flessibile. Ciò detto è innegabile che ci siano stati comportamenti da parte di colleghi tali da svilire la nostra stessa categoria". Poco distante il ristorante Pesce Balocco Beach. "Sono riuscito a crearmi uno zoccolo duro di ragazzi - spiega Massimo Campilongo – ma so che sarà difficileaumentare la squadra. Personale con esperienza in giro ce ne è poco e le nuove leve spesso hanno pretese inconciliabili con il nostro lavoro. Capisco che le aspettative sono alte, rispetto agli studi fatti, ma ci vuole realismo". Anche gli alberghi non se la passano bene, come sottolinea Daniele Paolinelli, insegnante all’Alberghiero e figlio di albergatori che gestiscono, dal 1988, l’Hotel Verbena in via Italica a Lido di Camaiore. "La ricerca di personale qualificato, come cuochi o aiuto cuochi è costante. Da insegnante – dice – ho curato i rapporti con le aziende per il progetto scuola-lavoro per l’inserimento dei ragazzi, e la sensazione che ci sia meno predisposizione al sacrificio è evidente. Se fai certi lavori devi essere mentalmente pronto, perché non può bastare la passione per la cucina". "Girando per l’Italia – conclude – ho conosciuto realtà in cui al dipendente viene dato anche l’alloggio. Questa potrebbe essere un’idea da sviluppare anche qui. Altro aspetto è quello dei diritti dei lavoratori non rispettati, cosa che ha fatto finire la categoria sotto una cattiva luce". C’è anche chi è riuscito a trovare la necessaria forza lavoro per tempo. È il caso del lounge bar H2NO di Simone Simonini, in via Garibaldi. "Ho trovato – dice – ragazzi con minima esperienza, che fanno la stagione per arrotondare. I giovani danno maggior importanza al tempo piuttosto che al denaro, poi c’è un altro aspetto tipicamente versiliese: il numero di attività stagionali negli anni è cresciuto, al contrario del numero degli abitanti e delle persone che cercano lavoro. Da qui la problematica di trovarsi di fronte persone che cercano lavoro stagionale senza esperienza. Qui la responsabilità di politica e associazioni di settore, che non hanno mai preso in mano il comparto adeguando orari, stipendi, costi del personale". Concetti ribaditi anche da Athos Pastechi della pizzeria Il Tirreno sul viale Kennedy a Torre del Lago: "Che ci sia meno propensione al sacrificio è evidente, ma se le paghi e non le sfrutti le persone il lavoro lo cercano". Problemi di ricerca di personale anche per gli stabilimenti balneari. Andrea Becagli dell‘Hotel Bellariviera sul viale Manin: "Stiamo ancora cercando una figura per la stagione perché non è facile conciliare le esigenze di chi offre lavoro, con chi lo cerca. Le difficoltà stanno soprattutto nell‘orario serale. Vale per le madri, così come per i giovani". Nicola Bergamini Bar Trattoria Il Berga in via Garibaldi. "Inaugurerò la prossima settimana ed alla fine ho concluso un’estenuante ricerca, assumendo una signora con esperienza. Ho registrato testimonianze di lavoratori che mi hanno parlato di lavori sottopagati e orari insostenibili. Una ragazza ha fatto la stagione per 1000 euro al mese, senza giorno di riposo a 10 ore". "Il problema – dice Marco Daddio, presidente dei Balneari di Lido di Camaiore – è nel reperire bagnini, mentre per bar e ristorazione non ci sono difficoltà Chi propone contratti di 6-7 mesi trova personale più facilmente".

Sergio Iacopetti