Verso il nuovo piano strutturale. A fine luglio gli incontri con la città: "Per disegnare il futuro di Viareggio"

Dopo l’approvazione dell’avvio del procedimento in consiglio comunale si apre il percorso partecipativo. L’assessore Pierucci garantisce: "Sarà evitato il consumo di suolo, ma ripensati spazi e collegamenti".

Verso il nuovo piano strutturale. A fine luglio gli incontri con la città: "Per disegnare il futuro di Viareggio"

Verso il nuovo piano strutturale. A fine luglio gli incontri con la città: "Per disegnare il futuro di Viareggio"

Con l’avvio del procedimento per la formazione del piano strutturale, votato lunedì dal consiglio comunale con 14 voti favorevoli (quelli di Casa Viareggio), 7 astenuti (Lega, Pd e Fratelli d’Italia) e 1 contrario (Spazio Progressista), "Abbiamo compiuto un primo passo – spiega l’assessore all’urbanistica Federico Pierucci – per l’approvazione dello strumento che fisserà, con un orizzonte lungo, le prospettive di sviluppo futuro della città, a vent’anni esatti dall’adozione del piano strutturale vigente". Che risale al 2004. Oltre ad una ricognizione dello stato del territorio "che fotografa ciò che è successo negli ultimi vent’anni dal punto di vista urbanistico e edilizio", con l’avvio del procedimento "abbiamo anche fissato gli obiettivi strategici del piano, che dovranno essere poi dettagliati nel progetto del piano strutturale" dice Pierucci.

Prioritario sarà "il contenimento del consumo di nuovo suolo, come processo di consolidamento e completamento dei tessuti urbani esistenti attraverso interventi di ricucitura e ridisegno dei margini urbani". Il nuovo piano dovrà prevedere dunque "nuove regole per le dimensioni minime degli alloggi (oggi definite in 65metri quadrati) e – prosegue Pierucci – andremo a rivedere tutte le invarianti strutturali, per consentire eventuali cambi di destinazione d’uso quando utili alla crescita del territorio".

Quattro i punti “cardinali“ sui cui sarà costruito il progetto di piano strutturale: il primo definito “Viareggio città attrattiva e del cambiamento“, ovvero "come punto di riferimento territoriale rilevante a livello sovracomunale"; che prevede la creazione di "polarità", ovvero centri di attrazione, individuati in un palazzo dei congressi, in spazi specializzati per i cantieri navali e nel potenziamento delle sedi degli istituti superiori. Ma anche "reti della mobilità sovralocale, da riorganizzare e allacciare a quelle locali, e più in generale le reti della mobilità lenta e sostenibile". Il secondo pilastro è “Viareggio città sicura e resiliente“, per mirare ad "implementare il principio di invarianza idraulica, idrologica e del drenaggio urbano". Si prosegue con “Viareggio città della prossimità e della qualità urbana“, per garantire e promuovere "l’accessibilità dei servizi e degli spazi pubblici", per finire con “Viareggio città del Mare e della biodiversità“, "e la definizione di un quadro strategico unitario di salvaguardia e valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche come volano di una nuova sostenibilità".

Già dalla fine di luglio comincerà il percorso partecipativo, "che sarà il ampio ed inclusivo possibile" afferma Pierucci. Dopo la fase preliminare, con la quale attraverso i questionari sono state raccolte le opinioni dei residenti sulla città, "Organizzeremo un calendario di incontri pubblici, apriremo una pagine web a cui poter inviare segnalazioni e suggerimenti, e – conclude Pierucci – faremo specifiche riunione con le categorie economiche, le associazioni, i sindacati...". Un focus particolare sarà infine dedicato a Torre del Lago.

Martina Del Chicca