REDAZIONE VIAREGGIO

Via Fratti, la strada della sorellanza Sono tutte donne e con le idee chiare

Le attività comprese tra via San Martino e via Mazzini sono completamente al femminile. Da qui l’idea: "Vogliamo valorizzare questa particolarità, e omaggiare l’altra metà del cielo con decori ed eventi"

Francesca, Rossella, Serena, Giusy, Simona... Ogni nome proietta una precisa identità sul tratto di via Fratti, tra via Verdi e via Mazzini a Viareggio. C’è il coraggio, la maternità, l’intimità, la passione, l’intemperanza, la libertà, la solitudine, l’indipendenza, la vanità, il rigore, l’irriverenza, la competenza. C’è tutto, tanto, dell’universo rosa stretto in quei duecento metri scarsi di strada che possiede l’orgoglio della parola declinata al femminile: l’orafa, l’arredatrice, la pettinatrice... E’ ’ice’ anche quello che non è; sono ice sia l’agente immobiliare, Patrizia; che Serena e Luana, le agenti di Nanà Viaggi. Sì, dietro le vetrine di ogni negozio, tra il civico 250 e il civico 290, sono tutte imprenditrici. E anche la filiale della banca, il Monte dei Paschi di Siena, è guidata da una direttrice.

Quel piccolo tratto pedonale nel centro della città è "la via della sorellanza". La strada della donne che hanno preso in mano la vita. E l’hanno fatta propria. Gli manca solo un targa, accanto a quella del patriota Antonio Fratti, per sottolineare questo orgoglio. "Ma stiamo pensando a quella", anticipa Francesca Barbarani. Anche per conquistare e rivendicare un po’ di spazio nella geografia maschilista della toponomastica. "Che nella nostra città dà più spazio alle piante e alle città che alle donne..."

E’ stata proprio lei, Francesca del laboratorio orafo Gioielli d’Arte, ad accorgersi di questo particolare incontro. "All’inaugurazione della nuova Gabbianella – che oltre ad articoli per la casa oggi vende anche le piante di Emanuela – durante il brindisi mi sono accorta che eravamo tutte donne. Colleghe, e in realtà anche complici. Capaci, ognuna con il proprio carattere, di sostenerci a vicenda. Di lavorare insieme per rendere la nostra strada accogliente, ma anche di immaginarla protagonista attiva".

Per questo stanno progettando delle iniziative, di arredo e culturali, dedicate alle donne. E vorrebbero poter coinvolgere anche il Caffè Lettera 22, che sconfina di pochi metri oltre "la strada della sorellanza", magari dedicando un ciclo di incontri alle autrici estromesse da tutte quelle istituzioni letterarie dove si stabiliscono valori e modelli, come Lalla Romano, Anna Maria Ortese, Natalia Guizburg, Fausta Cialiente...

"Credo che Viareggio abbia bisogno di stimoli, di ricerca, di attenzione, di cura. Ogni angolo della città – aggiunge Francesca Barbarani – ha qualcosa da valorizzare, che sia un particolare, una storia, una caratteristica. La nostra via Fratti è una strada fatta di donne, e vorremmo dedicarla alle donne che hanno fatto strada e che lottano ogni giorno per farsi strada nel mondo. Noi – conclude Francesca – tutte insieme proviamo a fare un passo in questa direzione". Ma non solo, Viareggio, "avrebbe bisogno anche di un centro riqualificato. Uno spazio popolare, dove incontrarsi" conclude Rossella, della boutique ’La maison de la mer". Donne, dicevamo: grandi sogni e pragmatismo.

Martina Del Chicca