Un giro in centro a Camaiore, durante un pomeriggio qualunque, permette di incontrare e dialogare con persone anziane, pensionate e perchè no, anche arricchire la propria anima con storie di vita e desideri, tutt’ora inespressi. Un reportage che sa di solitudine, pensieri, ricordi ma colorato anche da qualche sana e vivace risata. Le panchine, di fronte al parco della ‘Rimembranza’, sono perlopiù occupate da uomini, ormai vedovi, la cui voglia di interagire svanisce insieme all’avanzare della loro età; troppo il dolore che si trascinano dietro dopo aver perso la loro compagna di vita.
Attraversando, invece, il cuore del centro città, via Vittorio Emanuele, i bar sono gremiti da chi, la voglia di ridere e comunicare non l’ha persa affatto e trascorre i propri pomeriggi brindando con gli amici di una vita in modo che le ore passino senza neanche accorgersene. Procedendo verso piazza San Bernardino da Siena il vociferare aumenta nettamente consentendo di incontrare gruppi di pensionati che si raccontano apertamente come ha fatto Piero Ceragioli: ‘"Ogni pomeriggio della settimana ci ritroviamo qua, sulle panchine accanto alla sede del comune; siamo un gruppetto formato da una decina di persone, perlopiù uomini, che ingannano il tempo tra chiacchiere e risate, anche perchè a questa età cosa ci rimane se non un pò di compagnia? La mattina siamo impegnati nelle faccende quotidiane: fare la spesa, pagare le bollette, cucinare qualcosa per poi pulire e sistemare casa, dopo pranzo, invece, stiamo tutti insieme, per noi le giornate, ormai sono tutte uguali".
Nella voce di Piero si scorge quel filo di solitudine ed amarezza che pare fare da conduttore nelle vite di tutti gli anziani del centro città. Spostandosi, invece, dal centro, più precisamente verso il Cascinale Mariotti, si trova l’unico centro di aggregazione per anziani, una struttura nuova, nata poco prima della pandemia, che accoglie, tutti i pomeriggi, dal lunedì al venerdì, chiunque abbia il desiderio di giocare a carte, a tombola, leggere qualche rivista o semplicemente stare in compagnia evitando, per qualche ora, la solitudine racchiusa nelle quattro mura di casa. "Questo centro è una speranza per tutti noi - dichiara Fiorella Luisotti - siamo sempre supervisionati da uno o più volontari della misericordia e per chi, proprio come me, non è in grado di raggiungere il centro autonomamente abbiamo il servizio gratuito, garantito dalla misericordia stessa, che fa da navetta ogni qual volta desideriamo’". Un fiore all’occhiello per tutti gli anziani rimasti soli la cui voglia di vivere ha soffocato l’abitudine di sopravvivere.
V.D.