"Benvenuti dove l’immaginazione prende vita". Il sito internet del Christmas Land lo premette sin dalla homepage. E, in effetti, di immaginazione ce ne vuole. Eccome. L’ingresso è in piazza D’Azeglio, di fronte alla passeggiata. La biglietteria è una casetta in legno, quando arriviamo è vuota. Ma non deserta. Sì, perché il giovane dal marcato accento fiorentino (anche se poi scopriremo parlandoci che è di Campi Bisenzio, la cittadina della Piana di cui è stato sindaco per anni l’attuale segretario regionale del Pd, Emiliano Fossi, di cui è grande amico) è in piedi e accoglie i visitatori con il sorriso. "Come funziona", chiede un babbo con un braccio una bimba di circa 3 anni. "Ci sono gli elfi che fanno i laboratori, c’è spettacolo teatrale (quattro nell’arco dell’intera giornata e tutti diversi, precisa) e, poi Babbo Natale che fa scrivere la letterina dei buoni propositi e regala caramelle. Il 5 e il 6 ci sarà anche la Befana", annuncia. "Beh, allora veniamo il 6", risponde il giovane papà. Subito dopo si presenta un bambino che, con uno scatto, ha anticipato i genitori, che sbucano poco dopo con una coppia di amici e altri due figli nei passeggini. "Sta per iniziare l’ultimo spettacolo", annuncia ammaliante il ragazzo alla biglietteria. "Bene, quanto viene?". "Visto che siamo a quest’ora, i bambini entrano gratis e a voi adulti faccio pagare il biglietto scontato a 8 euro, come sarebbe per i bimbi. In totale 32 euro". Da dove arrivate?, chiediamo a bruciapelo. "Veniamo dalla Garfagnana siamo qui per fare due passi e ci ha incuriosito". Bambini e genitori entrano, mentre il ragazzo mi chiede: "E lei no?". Mi presento, lui fa un balzo indietro. "Non è stato generoso nell’articolo dell’altro giorno", replica piccato. Più che prevenuto gli faccio notare che ero scettico. E lo rimaniamo ancora. A parte l’ingresso con i legni di ciliegio e le lampadine a creare un’atmosfera accogliente e "calda", per il resto serve davvero l’immaginazione. Gli elfi rimasti - "c’è stata un’epidemia di influenza", spiega il ragazzo, anche se (sostengono i maligni) "pare siano stati volutamente ridotti" – effettivamente coinvolgono i piccoli visitatori nelle varie attività. Anche Babbo Natale ha le mani piene di caramelle che dispensa ai piccoli. Però le strutture con i teli trasparenti, tolgono la magia ("sono state scelte perché fanno intravedere da fuori", prova a convincerci). E senza favola che Natale è? I bimbi sono contenti e anche i genitori. Forse, però, c’è ancora molto da lavorare per renderlo davvero un’attrazione irresistibile. Di certo tra il progetto presentato e la realizzazione c’è differenza. E non è certo una questione di pregiudizio. Basta essere (un po’) oggettivi.
CronacaViaggio nel Villaggio. Tra sorrisi e (poca) magia