Viareggio, 10 febbraio 2024 – Il porto delle sabbie mobili non smette mai di stupire. "La draga è di nuovo rotta da domenica – dicono i pescatori a terra – e davanti al fanale rosso s’è creata un’isola di rena sommersa: dove c’erano 6 metri profondità, siamo ad appena 50 centimetri".
È il punto dove la draghetta Aurieldo, che tanto piace all’Autorità portuale e alla Regione che la governa, ha scaricato coi tubi i sedimenti aspirati alla bocca del porto. Li tira su tra i due fanali, e li getta 300 metri più in là. E siccome la corrente fissa sposta continuamente la sabbia davanti all’imboccatura, anche se tutti i politici arrivati in pellegrinaggio elettorale fanno finta di non saperlo, è chiaro che in un-due-tre-stella presto la rena potrebbe tornare a mettere a rischio le barche che pescano di più, come i pescherecci a strascico. Ma i mega yacht pescano meno, si possono permettere ecoscandagli e sub di scorta, e i cantieri fatturano molto di più dei pescatori.
I quali non stanno uscendo, anche se in qualche modo passerebbero ancora nel "canale" contorto aperto fino a piazza Mazzini, perché nelle loro zone di pesca il mare è troppo mosso. "Per di più – afferma Alessandra Malfatti, presidente della Cittadella della Pesca – è previsto Libeccio e vedremo cosa farà la nuova ondata di maltempo sui fondali". Infatti c’è un allerta meteo gialla regionale per la Toscana Nord Ovest, per possibili problemi a fossi e canali.
Dal fanale verde si vedono chiaramente le onde che frangono 300 metri a nord-ovest dove dovrebbe esserci mare aperto, e invece c’è una laguna. Col cielo nuvoloso la sabbia sotto il pelo dell’acqua disegna macchie marroncine. La spuma delle onde invece indica la cresta del basso fondale: quello alimentato dalla draga che sposta la sabbia poco più in là da dove la raccoglie. E anche se la Capitaneria, evidentemente informata dall’Authority il cui telefono non risponde a "La Nazione", ha prolungato fino al 31 marzo le disposizioni di sicurezza attorno alla zona di dragaggio, la stessa ordinanza pur valida fino a fine mese non prevede l’arrivo di altri mezzi di scavo. Nella mappa allegata all’ordinanza si vede chiaramente la zona rossa estesa proprio dove i tubi della draga – quando non è rotta – rigettano la sabbia.
«Noi continuiamo a sperare che presto arrivi la draga più grande", sospira Malfatti. Ma nell’ordinanza per ora sono citati solo l’Aurieldo e il rimorchiatore d’appoggio Pasquino, che ieri faceva manovre accanto a quella che una volta era la banchina commerciale, e ora è sommersa dalla sabbia. La zona lungo la diga foranea è in condizioni disastrose. Sembra abbandonata da decenni. Sembra una propaggine artificiale della terraferma costruita al posto del mare come a Monaco e Dubhai. Terra – perché ormai la duna è fossile come nel Parco di Migliarino – e rifiuti ci sono, Monaco e Dubhai no.
Ma ieri sera, all’improvviso, ecco l’ennesima dichiarazione del presidente della Regione: chi s’aspettava la nomina di un segretario della Port Authority al posto del commissario resterà deluso. Per Eugenio Giani "l’Autorità portuale regionale è lo strumento giusto per il governo del porto di Viareggio. Le discussioni sull’utilità dell’ente mi appaiono immotivate, visti anche i risultati nella gestione del porto quando non operava l’Autorità portuale”. E non siamo su "Scherzi a parte". Per il governatore "l’Autorità ha le competenze e le professionalità per gestire ben 4 aree portuali utilizzando nel modo più efficace le risorse disponibili. Ha dimostrato concretamente negli anni tutta la sua importanza. Viareggio è l’espressione più chiara della sua utilità.
Con l’Autorità portuale regionale dal 2017 in poi, solo per il porto di Viareggio, sono stati finanziati interventi per oltre 26 milioni di euro. Di questi oltre 12 milioni sono stati già completati e i restanti 14 sono avviati o programmati di qui al 2026. Tra questi ultimi figurano gli interventi di dragaggio straordinario in somma urgenza che stanno garantendo in questi giorni l’apertura del porto, e soprattutto l’avvio dell’iter con appalto integrato per la realizzazione di un sabbiodotto, un’opera permanente che costerà oltre 7 milioni di euro. Tra gli interventi figurano ancora varie opere di escavazione, di manutenzione, di riqualificazione delle vie del porto". Magari, qualche costruzione si potrà fare anche sulla nascente isoletta.
Beppe Nelli