
Sono 15 i bagni che lasceranno le attrezzature per i clienti per tutto il mese
Viareggio, 5 ottobre 2019 - Il mare d’autunno in Versilia è ricco di sapori, colori e panorami mozzafiato. Aggiungiamoci l’acqua dove ci si può specchiare e la tranquillità, lontana da pienoni e afa da solleone, e si tocca la poesia. Seppur quest’anno sembra ci sia un calo di arrivi dall’estero e meno gruppi organizzati, gli stabilimenti balneari che da tempo hanno deciso di puntare sul fascino del mare fuori stagione sono stati ripagati della scommessa.
A Viareggio ci sono tanti bagni aperti in questo ottobre, un mese dalle temperature ancora godibili. Il Maber di Tony Tonini , che si occupa della spiaggia, e di Margherita Zalaffi , ex campionessa di fioretto e spada che sta dietro al bancone di bar e ristorante, resterà aperto fino alla commemorazione dei defunti. Da anni ha una clientela autunnale fidelizzata. «Il 2 novembre dell’anno scorso avevamo trenta stranieri a pranzo – racconta Tony – e ormai tanti bagnanti vengono sia a settembre che a ottobre, perché ormai le stagioni si sono dilatate. Vediamo tanti turisti dell’Europa centrale, ma anche dell’Est con russi, polacchi, rumeni e ungheresi. Gli italiani vengono nella pausa lavoro». Al Maber è nato anche un salotto culturale on the beach, con scrittori e uomini di cultura che si ritrovano sotto gli ombrelloni. «I tramonti autunnali – prosegue Tony – sono da favola. Futuro? Il nostro obiettivo è ristrutturare il bagno per farlo lavorare tutto l’anno con verande e strutture a vetri, e la terrazza dedicata allo sport. Una festa di Halloween sulla spiaggia? Perché no, sarebbe una figata».
Vicino al Maber c’è il Corallo. «Stiamo lavorando bene, sia con il ristorante che con la spiaggia, e confidiamo di stare aperti fino a fine mese» spiega la famiglia Bernacchi , proprietaria dello stabilimento, che ieri era sold out a pranzo. Tra i bagni aperti ci sono anche Artiglio, Irene, Carla, Milano e Duilio. A Lido ci sono ancora diversi bagni in funzione, gli highlander di una stagione da archiviare velocemente. Il Venezia, ad esempio, resterà aperto fino a fine mese con tutti i servizi. «Se stiamo aperti la gente viene – spiega il titolare Marco Daddio – e ora è il momento di tedeschi, francesi e qualche olandese. Gli italiani, soprattutto fiorentini e pratesi, il sabato e la domenica. Ma purtroppo, rispetto all’anno scorso, abbiamo registrato un calo del 10%, a causa del boom di Grecia, Egitto, Baleari, Canarie e Turchia. E’ l’effetto della fine della paura per gli attentati, e purtroppo la Versilia non è competitiva, per mancanza di pacchetti all inclusive, intrattenimento, problemi burocratici ed iniziative. Offriamo servizi anni ‘70 ai prezzi del 2020. E non siamo neppure propositivi, perché non c’è pianificazione per il prossimo anno. Si cerca di recuperare una stagione con il segno meno, un 10% di calo: ad aprile era freddo, a maggio ha piovuto tanto e giugno non è andato bene. Il meglio della stagione? Jovanotti, ha riempito alberghi, ristoranti e bagni anche di Lido».