
Confesercenti Viareggio segnala carenza di personale per l'estate. Avviati corsi di specializzazione per giovani.
"Al momento c’è poco di tutto", esordisce così, Francesco Giannerini, presidente di Confesercenti Viareggio, in vista di una stagione quasi alle porte. "Mancano barman, camerieri e aiuto bagnini – continua –. E se passa la nuova normativa che dice che dal 1° maggio al 1° settembre deve esserci il bagnino fisso, mancheranno anche quelli, perché i ragazzi finiscono la scuola e non sarà presente la forza lavoro. Ci sono dei corsi di specializzazione e la speranza è che dal 1° giugno anche i più giovani si avvicinino ai lavori stagionali". Corsi, istituiti per prepararli e dare loro gli strumenti, e la consapevolezza, per inserirsi al meglio nel mercato del lavoro, come quello proposto dalla Regione Toscana diretta proprio ai più giovani e gli stessi iniziati da Confesercenti.
"Ci sono persone che cercano lavoro e se vengono a conoscenza di questi corsi, per maggio e giugno saranno figure già valide e preparate, che sia barman, cameriere e aiuto cucina" aggiunge Giannerini su un problema, quello della mancanza di personale, soprattutto stagionale, annoso, e dannoso, sia per i potenziali dipendenti che per i datori di lavoro. "Sono anni difficili nel reperire personale, ma non è vero che è colpa delle paghe basse: il 95 % delle persone che conosco dà paghe giuste da contratto, e qualcuno anche di più, perché riconoscono il valore delle persone – sottolinea il presidente di Confesercenti –. E non è vero dall’altra parte nemmeno che i giovani non hanno voglia di lavorare, perché logicamente chi sa già fare qualcosa cerca prettamente quello. Ma l’informazione che possiamo dare loro è anche la possibilità di essere polivalenti e specializzarsi in più ambiti. È importante ritornare alle vecchie abitudini ed essere, anche noi, esempio per le nuove generazioni".
"Una volta fare il commesso o il cameriere d’estate era anche un’ambizione per ragazzi che studiavano e così arrotondavano – aggiunge Piero Bertolani, presidente di Confcommercio Viareggio e Versilia –. Qualcuno dice che sono sottopagati, e può anche darsi, ma si rischia parecchio nel farlo. I lavori stagionali ci sono e vengono pagati regolarmente, forse il problema è che si ricerca personale qualificato e manca quello: l’avvio al lavoro per cui ci vorrebbero corsi formativi". "Non esiste una scuola, ad esempio, che indirizzi verso il lavoro di commesso, tra i più praticati in Italia – conclude Bertolani –. Per non parlare del fatto che è più delle volte un lavoro transitorio. E questo è uguale anche nella ristorazione: un problema non da poco se è tutto a carico del commerciante che ti insegna il mestiere. Ci vorrebbe la teoria dei corsi e la pratica sul campo, così che un ragazzo che ha studiato arriva a lavorare e ci arriva avvantaggiato".
Gaia Parrini