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Viareggio zona rossa: i contagi Covid preoccupano, scatta la chiusura dal 10 marzo

L'annuncio del sindaco Del Ghingaro, che si è coordinato con la Regione. "Decisione non facile dopo aver valutato l’andamento del contagio"

La passeggiata di Viareggio

La passeggiata di Viareggio

Viareggio, 8 marzo 2021 - La città di Viareggio diventa zona rossa a causa dei contagi covid in aumento. Il sindaco Del Ghingaro lo aveva anticipato a mezzo social nelle scorse ore. "Serviranno nuove restrizioni", aveva detto.

E così è stato. Di concerto con la Regione, c'è stata la decisione: da mercoledì 10 marzo Viareggio diventa appunto zona rossa, fino a domenica 14 marzo compresa. È quanto prevede l'ordinanza firmata dal presidente della Toscana, Eugenio Giani. Le misure di restrizione, si legge nell'ordinanza, sono «eventualmente reiterabili sulla base dell'evoluzione del contesto epidemiologico». Oltre alle deroghe previste per la zona rossa, precisa il testo, «sono consentiti gli spostamenti all'interno del territorio del Comune di Viareggio per sottoporsi alle vaccinazioni anti-Covid».

Non si sa se altri comuni in Versilia diventeranno adesso zona rossa. Viareggio si va a sommare ai comuni di Cecina (Livorno) e Castellina Marittima (Pisa) oltre all'intera provincia di Pistoia. La Toscana si macchia dunque ulteriormente di rosso mentre si attendono possibili decisioni del Governo in merito a restrizioni per tutta Italia (si era pensato a un lockdown nazionale ogni weekend, con un'unica zona rossa italiana). 

"Una decisione non facile – commenta Del Ghingaro-  presa dopo aver attentamente valutato l’andamento del contagio, non solo degli ultimi giorni ma delle ultime settimane: siamo di fronte ad un incremento di positivi che non può essere sottovalutato. Con i numeri attuali, la zona arancione, per Viareggio, non è abbastanza: i controlli della polizia municipale lo dimostrano. Abbiamo ragazzi che fanno assembramenti per un aperitivo pomeridiano, locali, sempre gli stessi, che ignorano le regole, gente che arriva in città nelle seconde case ma anche semplice mente per una gita al mare in spiaggia o in Passeggiata: come se il covid non esistesse, come se tutti questi mesi di sacrifici e di restrizioni non contassero nulla. Cercare in ogni modo di aggirare la normativa non è solo irresponsabile: è un atto spregevole. Verso i malati e verso chi, purtroppo non ce l’ha fatta, ma anche verso chi ogni giorno mette a disposizione la propria vita per tutelare quella di tutti: penso ai medici, ai volontari, a tutto il personale sanitario. Alle forze dell’ordine e a tutte quelle categorie di lavoratori considerati ‘essenziali’: nei supermercati, nei negozi di generi alimentari, in quelle attività che restano aperte comunque vada il contagio. Da un lato fortunati perché continuano a lavorare, dall’altro in pericolo, perché più esposti e ancora non vaccinati".

La zona rossa a Viareggio è "una decisione legata all'incremento di positivi", incremento "che non può essere sottovalutato". Lo ha affermato il presidente della Toscana, Eugenio Giani. In quanto zona rossa, precisa una nota della Regione, anche a Viareggio saranno chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Entreranno in vigore anche le misure restrittive per il contenimento del contagio previste a livello nazionale per le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, tra cui il divieto di ogni spostamento in entrata e in uscita dal territorio comunale, e all'interno del comune salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell'ambito del territorio comunale, una volta al giorno. Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici. Restano aperti edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.