PAOLO DI GRAZIA
Cronaca

La morte della vigilessa, il perito della Procura non ha dubbi: “Impatto volontario contro l’albero”

Al volante c’era il marito della vittima che è accusato di omicidio volontario e sarà ascoltato martedì. Il medico legale: “Gli ematomi sul braccio sinistro incompatibili con i segni lasciati dalla cintura di sicurezza”

Lo schianto avvenuto sulla Sarzanese a Pietrasanta dove perse la vita l’agente della municipale Anna Lucarini

Lo schianto avvenuto sulla Sarzanese a Pietrasanta dove perse la vita l’agente della municipale Anna Lucarini

Pietrasanta (Lucca), 4 ottobre 2024 – Quell’incidente era apparso subito anomalo ai testimoni che avevano assistito alla scena. Ma che l’automobilista abbia volontariamente spinto la macchina contro un albero, lo ha confermato in un’aula di tribunale il consulente della Procura, Andrea Del Cesta nel corso dell’ultima udienza che vede alla sbarra come imputato di omicidio volontario Daniele Mazzolini, 63enne di Capezzano, marito di Anna Lucarini, la vigilessa 58enne di Pietrasanta morta in quello che all’inizio pareva un incidente stradale avvenuto sulla Sarzanese all’altezza del cimitero di Pietrasanta il 9 ottobre 2022.

Nell’ultima udienza il perito Andrea Del Cesta ha riferito ai giudici che l’impatto contro l’albero fu dovuto a un movimento volontario del conducente della vettura. Il consulente si è detto sicuro di questa sua affermazione in quanto – in base agli accertamenti fatti e ai rilievi svolti dalla polizia municipale – non ci sono segni di frenata né di scarrocciamento dell’auto. L’impatto è stato diretto, secondo il consulente dell’accusa, senza sbandate di sorta; e sarebbe avvenuto in un range di velocità fra i 65 e i 70 kmh.

E c’è di più a sostegno delle tesi dell’accusa. È stata infatti ascoltata anche la dottoressa Ilaria Marradi, il medico legale che effettuò la ricognizione esterna sul corpo della vigilessa deceduta. Ebbene il medico legale rilevò già all’epoca che sul braccio sinistro della vittima c’erano ematomi “incompatibili – ha ribadito la dottoressa Marradi in aula – con i segni lasciati dalla cintura di sicurezza”. Cosa significa questo rilievo? Per l’accusa sarebbe la conferma di quanto rivelato da un testimone che aveva visto che – prima della sbandata e dell’impatto terribile contro l’albero – il conducente dell’auto dava dei colpi contro il passeggero che gli sedeva accanto. Per la Procura, insomma, ci sarebbe stato un litigio all’interno dell’abitacolo al culmine del quale l’uomo avrebbe volontariamente mandato l’auto contro un albero.

Durante l’ultima udienza sono stati ascoltati anche alcuni testimoni portati dagli avvocati di parte civile Gianmarco Romanini e Adele Boris che tutelano gli interessi dei figli della coppia e che fin dall’inizio non avevano nascosto dubbi su quanto avvenuto e sospetti sul padre.

Il padre e marito sotto accusa, Daniele Mazzolini, assistito dall’avvocato Lugi Pace del foro della Spezia sarà ascoltato nel corso della prossima udienza già fissata per martedì prossimo 8 ottobre. Nella circostanza l’uomo si sottoporrà alle domande del suo legale e al controinterrogatorio del pm e degli avvocati di parte civile e avrà quindi l’occasione di dare una sua versione dei fatti e proclamare la sua innocenza in merito a un reato grave, omicidio volontario della moglie, per il quale si trova adesso a processo.