MARIA NUDI
Cronaca

Vissi d’arte: i dipinti del cuore. Le tele di artisti molto speciali esposte a Bicchio fino a Pasqua

La sala d’animazione della residenza assistita delle "Barbantine" ospita una mostra particolare. Un percorso d’amore: le opere sono state infatti realizzate dagli ospiti guidati dalle animatrici.

La mostra allestita fino a Pasqua nella casa di cure delle Barbantine a Bicchio è stata realizzata con i disegni preparati dagli ospiti della struttura con l’aiuto delle animatrici. L’obiettivo è favorire un clima familiare dentro la struttura

La mostra allestita fino a Pasqua nella casa di cure delle Barbantine a Bicchio è stata realizzata con i disegni preparati dagli ospiti della struttura con l’aiuto delle animatrici. L’obiettivo è favorire un clima familiare dentro la struttura

Monet, Picasso, Modigliani, Kandinskij, Van Gogh, Chagall e altri pittori e pittrici che hanno scritto pagine di arte importanti e immortali nella casa di cura e residenza sanitaria assistenziale “Barbantini” a Bicchio hanno il volto e le mani degli ospiti, una quindicina quelli che si sono improvvisati artisti, tra uomini e donne, che nella sala di animazione della struttura hanno realizzato una mostra di pittura. Opere, disegni, che hanno conquistato il cuore e lo sguardo dei visitatori. Il visitatore che entra nella struttura dopo essere stato accolto con gentilezza e un sorriso da Roberta Fambrini nella sala di animazione si trova davanti a un percorso artistico e umano fatto di piccole e grandi disegni che dona alla struttura una luce di umanità e di solidarietà che smentisce le pagine di cronaca che raccontano di residenze assistite trasformate in prigioni e luoghi di solitudine. La mostra si intitola “Creativa-mente“ è andrà avanti fino a Pasqua. A raccontare alla Nazione questa iniziativa, una delle tante che coinvolgono gli ospiti, è Nadia Pignati che con Annalisa Pezzini, animatrici, hanno guidato gli ospiti nel percorso sotto lo sguardo attento di suor Caterina che fa parte della congregazione delle suore ministre degli Infermi, conosciute come suore camilliane da San Camillo, da sempre volto della struttura da quando le suore sono sul territorio.

Come nasce questa mostra? "L’esposizione fa parte del percorso “Vissi d’arte“- spiega Nadia Pignati- e in questo progetto abbiamo declinato il percorso seguendo il percorso per immagini Gioiosa-Mente; Astratta-Mente, Natural-Mente; Spiritual–Mente e Estetica-Mente. Nascono in questo modo le opere dei nostri ospiti che sono stati seguiti anche da suor Caterina". Accanto a suor Caterina con ruoli diversi, suor Fatima, suor Teresa e suor Preeda".

Come è stata la partecipazione a questa iniziativa? "E’ stata una buona partecipazione: gli ospiti attraverso la pittura, il disegno, i colori si raccontano, partecipano alla quotidianità. E sono state felici anche le famiglie".

La mostra è un capitolo del più ampio progetto “Vissi d’arte“ ? "Il progetto viene attivato durante l’anno con una finalità precisa: stimolare le capacità espressive dei nostri ospiti attraverso l’utilizzo dei pastelli, pennarelli. Gli ospiti disegnano e in questo modo realizzano anche la pittura di biglietti augurali per eventi e feste varie. Per questa mostra i nostri “artisti“ hanno iniziato un mese fa", racconta Nadia Pignati. Accanto Bianca Maria Bindi, volontaria dell’Avo (associazione volontari ospedalieri) che ogni giorno si impegna nella struttura portando un sorriso, una parola".

All’ingresso della mostra, luminosa, originale, chi vuole può fare una donazione, piccola o grande che sia, un gesto di solidarietà e di amore verso gli ospiti, perché quel denaro viene utilizzato per esaudire i desideri degli ospiti, piccoli e grandi desideri che rendono ancora migliore il clima morale della struttura che vanta di professionisti come Paola Lambelet, direttore sanitario, Paolo Puccinelli, primario della casa di cura e Rosa De Fazio direttrice.

Dottoressa De Fazio con quale spirito svolge la sua professione? "È un lavoro che mi consente di aiutare gli altri: in tutte le professioni con modalità diverse si possono aiutare gli altri e nel mio ruolo mi impegno per questo garantendo grazie al mio staff una organizzazione funzionale e funzionante, sembra un gioco di parole".

Quali sole le sue linee guida? "Considerazione per le famiglie e per gli ospiti, il rispetto e l’ascolto, molto ascolto e attenzione".

È a contatto con una realtà che ha bisogno di amore e di cure adeguate? "La vivo tutti i giorni chiunque venga qui deve avere rispetto, e deve trovare un ambiente dove la professionalità si unisce il cuore. Potrò sembrare retorica ma ogni volta che una famiglia dei nostri ospiti mi ringrazia, quella parola, “grazie“ dà un senso maggiore al mio lavoro e al lavoro del mio staff".

Custodisce nel cuore tante storie? "Sì, tante storie e tante emozioni".

Storie e emozioni che Rosa De Fazio conserva gelosamente nel massimo rispetto dei protagonisti e che la spingono ogni giorno a coltivare la professione con amore e solidarietà.