
Inaugurato da pochi giorni, il nuovo punto di ‘Cucine Lube’ di Lido di Camaiore è già un’eccellenza. La casa, le comodità, le cene tra amici in riservatezza e calore: avrebbe dovuto aprire in aprile ma, proprio a causa del lockdown, l’evento è slittato ad ottobre, nel locale vicino all’ex Dini e Denna già in via di rilancio. Dopo Viareggio e Lucca, il marchio Lube, seconda azienda italiana produttrice di cucine componibili con un fatturato di oltre 200 milioni di euro, sceglie il brand Creo Kitchen, più conveniente, un po’ per tutti, seppur ancora di alta qualità.
Ivan Puosi e il socio Giovanni Gulino guidano questa importante filiera di negozi Lube in zona e quest’ultimo di Lido di Camaiore è addirittura il numero 500. Non stupisce che, stando ai titolari, in un momento come questo la domanda sia aumentata: dal maggio scorso sono stati molto più elevati gli afflussi di clienti. "Puntiamo a vendere una cucina al giorno nel nuovo anno – assicurano Puosi e Gulino – . Un’ambizione grande, ma dobbiamo investire, lavorare e dare alla gente che ci contatta scelte e idee per un nuovo modo di vivere".
Fra l’altro quello delle cucine è un settore in espansione. I responsabili del gruppo Lube hanno infatto rilevato che nei mesi di lockdown l’attenzione della gente per gli arredamenti e gli elettrodomestici da cucina è aumentata, come hanno potuto riscontrare dai contatti al sito web e dall’afflusso di clienti nei vari punti vendita. Sarzana e Prato sono le prossime località dove sbarcherà il gruppo.