REDAZIONE VIAREGGIO

"I mocassini erano originali": assolto Volponi

La prestigiosa boutique vince la lunga battaglia legale contro Gucci

Mauro Volponi

Forte dei Marmi, 11 ottobre 2019 - Dopo la causa vinta con Prada, il gruppo Volponi di Forte dei Marmi incassa un altro successo processuale. Questa volta contro Gucci. Una bella soddisfazione – ancorché postuma – per il fondatore Mauro Volponi nel frattempo deceduto nel marzo scorso. Ma per lui come per gli altri due coimputati Lia Traversi (sua moglie e amministratrice di fatto della società) e Silvano Lattanzi, artigiano delle Marche, è arrivata ieri dal Tribunale di Fano l’assoluzione con formula piena. Così come richiesto dal loro legale di fiducia, l’avvocato Elena Libone. I fatti risalgono a quasi otto anni fa, al dicembre del 2011 quando la Guardia di Finanza operò un mxisequestro di scarpe nella lussuosa boutique di Mauro Volponi a Forte dei Marmi. Sotto accusa una serie di mocassini, confezionati in via esclusiva per Volponi dall’artigiano Silvano Lattanzi (che peraltro ha un ricco e florido mercato anche in Giappone e Cina). Mocassini per un valore di migliaia di euro, alcuni dei quali realizzati in pelle di alligatore o cormorano. Ma perché vennero sequestrati? Perché Gucci sporse denuncia alla Procura ritenendo di vedere in una fibbia l’inconfondibile staffa simbolo della griffe. Il sequestro ha prodotto alla ditta un notevole danno economico – basti pensare che Volponi non solo non ha potuto vendere la merce sequestrata, ma neppure ordinare nuovi prodotti – e anche naturalmente un enorme danno d’immagine. «Siamo soddisfatti – ha detto l’avvocato Elena Libone – perché finalmente è stata fatta chiarezza dimostrando che quei mocassini erano assolutamente originali. Non vi è stato plagio di nessun genere». L’inchiesta era partita dalla Procura di Lucca, ma poi il processo si è celebrato a Fano, territorialmente competente perché il presunto falso (poi di fatto inesistente) era stato commesso nella città marchigiana.

Paolo Di Grazia