GIOVANNI LORENZINI
Cronaca

Quando Trump comprò lo yacht extralusso costruito a Viareggio

Il presidente degli Usa comprò il Nabila che fu di Khashoggi e ne fece un casinò galleggiante. La storia

Viareggio, 21 gennaio 2025 – Nel giorno in cui Donald Trump torna ad essere il legittimo inquilino della Casa Bianca al di là dell’oceano, dalla coltre dei peana all’indirizzo dell’esuberanza imprenditore con un debole per la politica, sbuca fuori anche il nome di Viareggio. Sì, perché nel magma delle molteplici iniziative che nel corso della sua vita hanno coinvolto il nuovo presidente degli Stati Uniti c’entra anche un ‘oggetto’ di grandissimo prestigio nato nei cantieri della Darsena, lungo il cuore di via Coppino e dintorni. Infatti per un quinquennio Donald Trump è stato il proprietario del Nabila, lo yacht che ha fatto la storia (con annessi e connessi, luci psichedeliche e ombre) della nautica mondiale. Manco a dirlo, il Nabila è ‘nato’ in Darsena, al vecchio cantiere Benetti. Era il 29 giugno 1979, quando dopo mesi e mesi di lavoro, ci fu il varo dello yacht dei sogni, 86 metri di lusso e di tecnologia all’avanguardia. L’armatore, il discusso finanziere arabo Adnan Khashoggi, non aveva badato a spese. Aveva chiesto il meglio ai progettisti, ottenendolo. Uno yacht extralusso che per una decina di anni diventerà anche uno status di eccellenza e di prestigio per Khashoggi.

Donald Trump e lo yacht Nabila costruito a Viareggio
Donald Trump e lo yacht Nabila costruito a Viareggio

Ma Trump dov’è, verrebbe da chiedersi? A quei tempi, fine anni ‘80, costruiva la sua fortuna. Per lui, ammesso che conoscesse il nome, Viareggio era un puntino sul suo personalissimo mappamondo. Con il passare degli anni, il Nabila diventa ingombrante per Khashoggi che decide di venderlo trovando come acquirente l’emiro del Brunei, in quale lo tiene un paio di anni, poi cede alle lusinghe – accompagnate da bigliettoni – dell’imprenditore rampante americano, Donald Trump. Donald non solo si innamora del Nabila e lo acquista, ma gli cambia anche nome facendolo diventare Trump Princess (in onore della moglie dell’epoca, Ivana), ma decide anche di trasformarlo in un casinò galleggiante, riservato a giocatori incalliti, tutti rigorosamente con un robusto conto in banca e un debole per le fiches, il rosso e nero e in generale per l’azzardo.

Approfondisci:

Varati due yacht da sogno, uno è del pilota Verstappen

Varati due yacht da sogno, uno è del pilota Verstappen

Trump decide anche di rimodellare lo yacht, smantellando l’ospedale e le sale operatorie presenti nella dotazione originale studiata dai progettisti e dai tecnici del cantiere Benetti, trasformandolo in semplici magazzini. Insomma, Trump con il ‘vecchio’ Nabila ci fa un bel po’ di soldi e poi lo rivende, confermando un gran fiuto quando in gioco ci sono tanti bei bigliettoni verdi. Oggi, con 45 anni sulla carta di identità marinara, il Nabila (di proprietà di un magnate arabo) comincia a sentire il peso degli anni (recentemente ha fatto... una visita di controllo in un bacino del porto di Genova) ma se potesse parlare chissà quante storie, vizi privati e pubbliche virtù, potrebbe raccontare di chi l’ha avuto in dote.