Zucconi (FdI) ai balneari: "Le aste non ci saranno"

Il deputato Zucconi di Fratelli d'Italia riunisce i balneari di Viareggio per discutere della questione Bolkestein e delle concessioni. Si prospetta un percorso difficile con ricorsi legali e proposte di legge in vista delle elezioni europee.

"Settembre sarà decisivo per la questione Bolkestein: ho motivo di credere che le aste delle concessioni non ci saranno, ma sarà un percorso difficile, sono tanti i nodi da sciogliere". L’applauso degli oltre 100 balneari convocati ieri pomeriggio al “Palace hotel“ dall’onorevole Riccardo Zucconi (Fratelli d’Italia) è un segnale di speranza per una categoria che si sente nel mirino e che vuole scongiurare le evidenze pubbliche al momento fissate entro il 31 dicembre 2024. Zucconi ha voluto convocare i balneari per fare un punto della situazione soprattutto a livello legale.

Punto primo, il ricorso presentato alla Corte costituzionale dal capogruppo di FdI alla Camera Tommaso Foti affinché sia messo un “blocco“ al Consiglio di Stato, la cui ultima sentenza ha disapplicato la proroga di un anno delle concessioni e imposto le gare immediate. "Significa – dice Zucconi – che il Consiglio di Stato continua ad accanirsi sui balneari come sta facendo ormai dalla sentenza del 2021. Se non depotenziamo il ruolo del Consiglio di Stato non se ne esce. Il ricorso di Toti andrà avanti, ma serve il mandato dell’ufficio di presidenza della Repubblica". Punto secondo: l’emendamento presentato un anno fa da Zucconi per il riconoscimento degli indennizzi potrebbe arrivare a un epilogo: "La mia proposta di legge per abrogare l’articolo 49 del Codice della navigazione, secondo cui al termine della concessione i beni inamovibili vengono incamerati dallo Stato senza rimborso, punta a prevedere che il concessionario uscente, al contrario, abbia diritto a un rimborso pari al valore dell’impresa che insiste sulla concessione. La perizia di un tecnico deve far parte della procedura: senza perizia non si può procedere con le aste. È un escamotage giuridico che dà la possibilità di stabilire un riconoscimento al valore delle concessioni". Punto terzo: le imminenti elezioni europee. "La nuova Commissione Ue – conclude Zucconi – sarà operativa non prima di settembre. Spero chiuda la procedura di infrazione contro l’Italia e che nel frattempo il mio emendamento all’articolo 49, palesemente incompatibile con la legge europea, sia stato approvato. Per questo dico che abbiamo un ’salvagente’ fino a settembre. Chiederò inoltre che la discussione in commissione vada avanti: voglio vedere come faranno Pd e M5S a votare contro un principio che approvarono con il ddl ’Concorrenza’. Che piaccia o no all’Europa, il sistema economico italiano è costituito da piccole imprese che dobbiamo difendere per non far crollare la nostra economia".

Daniele Masseglia