
Imperatrice Bruno (dal profilo Fb)
Camaiore (Lucca), 8 marzo 2025 - Siamo “materia verticale”, plasmata dall'alto, libera, sensibile e capace di dare senso alla sensualità, con un richiamo indelebile nel cuore che fa cercare l'Altro così come manifestato dai Vangeli. Per Imperatrice Bruno, autrice di Materia verticale (ed. Nulla Die, menzione speciale del Premio letterario Camaiore), c'è un fantasma che gioca con la pace. Accorgersi di questo fa ricordare che, senza l'Altro, “oltre le generazioni e le bombe / all’uranio e la degradazione”, siamo solo “stelle lontane pronte ad aggirarsi senza nome”. Per Giancarlo Pontiggia, che firma la prefazione, “ci sono molte case, e molte porte in questo libro febbrile, selvatico e audace, che ha la consistenza di un labirinto e la vastità di un cuore che ama”. C'è qualcosa che segna in questi versi il passaggio dall'adolescenza alla comprensione più ordinata delle cose e consiste proprio nel sapere che capire non è possedere tutto: “Ho tutta una vita da mettere in parole / e balbetto”.