Viareggio, 14 marzo 2023 – Un aereo che naviga non ce l’ha mai avuto nemmeno James Bond. La barca nata dalla mente frizzante di Fulvio Codecasa rivoluzionerà l’idea stessa del megayacht. "Jet 2020" è in avanzatissimo stadio di progettazione, l’imprenditore sta rifinendo i dettagli col grande architetto Tommaso Spadolini, e come al solito Codecasa lo metterà in cantiere autofinanziandolo.
Ibrahimovic si regala un super yacht della Benetti
Una scommessa da 80-90 milioni di euro per un magnate che potrà solcare gli oceani con la comodità di un jumbo personale.
Al primo sguardo il Jet 2020 sembra proprio un aereo che galleggia: la prua è il muso di un velivolo di linea, ma l’ispirazione è venuta dalla torre radar degli Awacs.
L’idea è stata una visione di Fulvio Codecasa: "Ero in vacanza e vedevo questi aerei meravigliosi. Ho pensato: perché non li facciamo navigare? Ho preso carta e matita e ho disegnato uno schizzo. Poi ho chiamato l’architetto Spadolini".
Il progetto, come s’intuisce da quel 2020 dopo il Jet, è stato un po’ ritardato dal Covid. Ma ora sta decollando, e in due versioni. Al top il 70 metri, che costerà 80-90 milioni, accessibile a non più di 5 persone nel mondo. E il 50 metri, economicamente più "abbordabile". Entrambi rivoluzioneranno la tecnologia marinara: in prospettiva c’è il mega yacht che vola.
L’architetto Spadolini parla di Fulvio come di un mito: "L’idea gli è venuta nel 2020. Il concetto è quello dell’aereo, a prima vista sembra un aereo che galleggia. Nella nostra collaborazione, ho solo addolcito la linea con affetto e armonia per rendere la barca interessante per il cliente. Abbiamo anche pensato alla sorella piccola del Jet 2020 perché uno scafo al di sotto delle 500 tonnellate, ma pur sempre lungo 50 metri, ha un numero maggiore di acquirenti potenziali, ed è più semplice per l’omologazione e la gestione. Sono entrambe sfide che spaccano l’andamento del mercato e presentano innovazioni superiori a tante altre barche".Emergono caratteristiche
uniche: il 70 metri, sotto l’eliporto della poppa, avrà un appartamento per l’armatore su due piani per 160 metri quadrati di superficie. I 50 metri avranno un fly di 180 mq con varie soluzioni di arredo. Per il 50 metri è prevista l’alimentazione diesel con pacco batterie elettriche per le manovre, il 70 metri avendo più spazio avrà un’alimentazione integralmente diesel-elettrica.
«Lo scafo – spiega il progettista – sarà in acciaio e le sovrastrutture in alluminio. Ma le sovrastrutture interne saranno realizzati con materiali leggerissimi a nido d’ape, per dare l’idea della stessa leggerezza dell’aereo. Nonostante le dimensioni, i Jet 2020 saranno costruiti tra Viareggio e a Pisa, ma l’allestimento avverrà a Viareggio. Come è accaduto in passato con barche così grandi, per uscire in mare bisognerà aspettare l’alta marea della notte, seguendo i segnali luminosi posizionati sul fondo".
E chissà, magari il mega yacht che vola arriverà prima che sia in funzione il sabbiodotto della Port Authority.
Ma, se l’aereo-yacht stupisce, ancor più stupefacente è Fulvio Codecasa che ha partorito questa idea avveniristica alla stessa età che aveva Giuseppe Verdi quando scrisse il capolavoro della maturità "Falstaff".
La rivoluzione della fantasia e della tecnologia non appartiene solo ai ragazzini nerd. Non a caso il sito dei Cantieri Codecasa definisce il progetto "uno slancio inaspettato di progresso che stupisce, che coglie di sorpresa per le sue linee aeree e per l’evoluzione stilistica".
La convinzione dell’azienda è che il Jet 2020 sia "destinato a fare tendenza". Le nuove linee esteriori consentono anche la creazione di spazi abitabili immensi.
La sezione prodiera ha una forma compatta e stondata che ricorda la cabina di pilotaggio di un aereo e che, come la prua dei cargo, si apre per dare accesso alla zona di ormeggio. Il corpo centrale, alleggerito, è una sorta di fusoliera che si “svuota” in un ponte sole dalle notevoli dimensioni (il progetto preliminare indica una lunghezza complessiva di 20 metri per una larghezza di 10).
Ovviamente ci sarà ogni tipo di servizio e comfort, tra cui una piscina incassata di 6x2 metri, ampie zone prendisole ed un gymnasium coperto. Anche la parte poppiera, a sviluppo verticale, richiama la coda di un aereo.
C’è un beach club a pelo dell’acqua servito da un ascensore che lo unisce alla hall e allo skylounge dalle ampie vetrate ed alto 3 metri, con salone e sala da pranzo principale a filo del ponte sole.
La zona di prua del ponte coperta è interamente dedicata alla suite armatoriale, mentre gli ospiti sono alloggiati in 4 lussuose cabine del ponte inferiore (più a prua gli alloggi dell’equipaggio). La zona di comando sul ponte timoneria è collegata con ascensore ai tre ponti con corridoio diretto alla cabina del comandante. La doppia area tender è a centro barca con prese d’aria che richiamano i reattori dei jet.