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Salvini alla Versiliana: "Siena? Non la lasceremo a Letta"

Il leader della Lega alla Versiliana è stato intervistato da Alessandro Sallusti

Matteo Salvini alla Versiliana

Viareggio, 18 agosto 2021 - Matteo Salvini arriva in bicicletta alla Versiliana. È lui il protagonista della giornata al Caffè della Versiliana, intervistato dal direttore Alessandro Sallusti.

Tanti gli argomenti trattati: le suppletive di Siena, l’Afghanistan, il Covid e il Green pass. "In Toscana, come ovunque, siamo impegnati a far sì che il centrodestra sia competitivo in vista delle tornate elettorali di ottobre e per quelle del prossimo anno - esordisce il senatore -. Tante volte la coalizione si è divisa anche per sue colpe. Invece dobbiamo lavorare per l’unità. E poi c’è la partita di Siena. Letta candidato dà per scontato il risultato, ma il Pd ha demolito una banca con più di 500 anni di storia come Mps e si sta cercando di svenderla a UniCredit, di cui Padoan è presidente dopo aver lasciato proprio il seggio di Siena -. Se il pisano Letta pensa di andare là a fare scorribande, si sbaglia di grosso. Noi abbiamo scelto un imprenditore, spero che i senesi tirino fuori l’orgoglio. E che sulla vicenda. Mps venga aperta un’inchiesta della magistratura. Per quello che ci riguarda tuteleremo dipendenti e sportelli".

 

Vaccini

"Io mi sono vaccinato per scelta ma questo non mi dà diritto di imporre il vaccino a chi fa una scelta diversa. Io sono per la libertà". "Siamo - ha spiegato Salvini  - in una maggioranza particolare in cui ogni tanto vinciamo una battaglia, ogni tanto la perdiamo. Ci sono decine di milioni di italiani che hanno fatto la scelta di vaccinarsi, ma i dati dicono che il 96 per cento dei morti di Covid hanno più di 60 anni. Gli stessi numeri ci dicono che sotto i vent'anni c'è un tasso di letalità pari a zero. Quindi quando sento parlare di obbligo vaccinale per i bimbi di 12 anni dico no, no e no. I miei genitori sì, i miei figli lasciateli andare a scuola in pace".  

Green pass 

"Vedere degli agenti di polizia che rischiano la vita per 1.200 euro costretti a mangiare fuori dalla mensa perché non hanno il green pass e' frustrante, ingiusto e immorale".  "E' ingiusto,  anche perche' poi salgono in macchina con i colleghi. Discriminare poliziotti, insegnanti, artisti e lavoratori in base ad un pass e' ingiusto. Da ministro dell'Interno io non lo avrei tollerato".

 

Afghanistan

"Porte spalancate per donne e bambini in fuga" dall'Afghanistan "ma non si può chiedere all'Italia che già accoglie centinaia di migliaia di profughi e finti profughi di fare di più. Che gli altri paesi europei facciano la loro parte. Oggi non lo stanno facendo".