Come ogni anno sono maestosi e coloratissimi i carri di cartapesta che sfilano sul Lungomare della città di Viareggio in occasione del Carnevale. Con l’arte della satira e dell’allegoria gli artisti raccontano i grandi temi della società e del mondo, realizzando opere enormi spesso anche in movimento.
Per l'edizione 2025 sono 9 i carri di prima categoria in gara:
Jacopo Allegrucci presenterà il carro "Il mostro ha paura", che ritrae Frankenstein, protagonista del romanzo di Mary Shelley. Il costruttore affronta il tema della diversità, per cercare di abbattere quel muro “che si intromette tra noi e la meraviglia dell’ignoto”.
Alessandro Avanzini con il suo carro "Per una sana e robusta Costituzione" di satira politica, vuole rappresentare le tante ambizioni di riforma del nostro paese, con una caratteristica principale: il rafforzamento autoreferenziale del potere politico.
Il carro di Luca Bertozzi, dal titolo "La grande condottiera", rappresenta Maria De Filippi con la sua capacità di guidare le tendenze e influenzare il gusto del pubblico, cosa che la rende appunto “la grande condottiera”.
"La felicità è come una farfalla" di Luigi Bonetti vuole ricordarci del fatto che, in un’epoca in cui la tecnologia e la comunicazione ci costringono a ritmi frenetici e all’accumulo di beni materiali, spesso dimentichiamo che la vera felicità non sono gli oggetti, ma le emozioni. Il costruttore ci invita a ritrovare la felicità in nuovo rapporto più vero e sincero con la natura.
Massimo e Alessandro Breschi presenteranno il carro "Social", con il quale vogliono fare leva sul messaggio che nell'era dei social media, viviamo paradossalmente sempre più connessi, ma in realtà sempre più isolati.
Umberto, Stefano, Michele e Jacopo Cinquini con il loro carro "Come tu mi vuoi" rappresentano un ritratto allegorico della contemporaneità, "agghindata da marche e gioielli", e inquadrata attraverso i filtri e gli algoritmi dei social.
"Sic transit gloria mundi" di Carlo e Lorenzo Lombardi narra l'immaginaria elezione di una papessa come guida della Chiesa Cattolica. Con questa provocazione gli artisti vogliono stimolare una riflessione sul ruolo delle donne all'interno della Chiesa di Roma, sollecitando una nuova visione di inclusività e uguaglianza.
Il carro "La tempesta" di Lebigre e Roger allegoricamente vuole indicare la necessità di una tempesta che spazzi via male, egoismo, indifferenza troppo diffusi nella nostra società e che faccia sprigionare l’energia di una nuova primavera.
Infine Roberto Vannucci presenterà il carro "Nuova generazione...balliamo sul mondo", con il quale vuole rendere omaggio a quella nuova generazione composta da coloro che una volta erano considerati anziani. Una generazione vitale e senza l'etichetta della terza età, fatta di uomini e donne che oggi sono moderni, desiderosi di godersi la vita, imparare, viaggiare e gestire il proprio tempo.