Per quanto riguarda i carri di seconda categoria, sfileranno sul Lungomare viareggino 4 opere:
"Dammi un bacino!" di Priscilla Borri ha come protagonista Francesco Nuti, attore e regista, tra i più celebri del cinema italiano. "Gli ultimi eroi dell'innocenza" di Fabrizio e Valentina Galli vuole veicolare il messaggio che i bambini sono l'ultima speranza per un futuro di pace, in un mondo in cui la guerra dilaga e distrugge. "È tardi è tardi è tardi" di Matteo Racityi ha per protagonista il bianconiglio di "Alice nel paese delle meraviglie" a simboleggiare come nella nostra frenetica società non abbiamo mai tempo e dobbiamo stare sempre al passo degli altri, avere successo e apparire. "What about us: che ne sarà di noi?" di Luciano Tomei e Antonio Croci, infine, rappresenta la natura ribelle all'incuria dell'uomo. Come la gramigna, getterà radici forti inestirpabili e cercherà di avvolgere tutto quello che incontra. Saremo costretti a fuggire verso l’ignoto - prevedono i costruttori - portando con noi tutto quello che si può salvare.
Saranno 8 le mascherate di gruppo: "Sogna ragazzo sogna" di Silvano Bianchi, che rappresenta un inno alla speranza e alla bellezza della vita, un richiamo a coltivare e proteggere i sogni, illuminando il cammino del domani. "L’estrema unzione" di Edoardo Ceragioli mette in scena la Presidente Meloni, rappresentata nelle vesti di un prete che somministra l’estrema unzione ad una vecchia e decrepita sinistra, attaccata a quei simboli che oggi sono stati “svuotati” del loro valore. "Lo sciamano" di Stefano Di Giusto rappresenta le previsioni di Bill Gates, in veste di sciamano. "Sulle ali dell’innocenza… plin plin" di Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi mostra dei bambini che si trasformano in allegre farfalle e, con innocenza e purezza d'animo, fanno pipì sopra i potenti del mondo, sperando di cancellare in loro odio, rancore, rivalità. "L’essenziale è invisibile agli occhi" di Roberto De Leo e Vania Fornaciari fa un omaggio all’opera letteraria di Antoine de Saint-Exupéry. La mascherata è un invito a rivolgere uno sguardo infantile sul mondo, a ricordarsi che è ancora possibile leggere la realtà con gli occhi di un bambino. "Come un sogno ad occhi aperti" di Michelangelo Francesconi che rappresenta come in uno scenario apocalittico, il celebre castello errante diventa magico rifugio di Howl e Sophie e del loro amore di coppia. "C’è qualcosa che non torna" di Giampiero Ghiselli è una satira sulla destra italiana al governo del Paese che, secondo l’autore, ha cambiato abiti, ma non le idee del passato. Infine "The Beatles: Yellow Submarine" di Giacomo Marsili ci incoraggia a trovare gioia anche nelle situazioni più difficili e a condividerla con gli altri.
Per quanto riguarda le maschere singole invece ci saranno: "Cosa stiamo diventando" di Andrea Giulio Ciaramitaro, che parla di noi, persi nella contemporaneità. "Il sognatempo" di Sara Culli che fa riflettere sulla ricerca della libertà lontana. "Il generale Mannaggia" di Simona Francesconi che tratta il tema dell'inclusione. "Scivolando tra le dita" di Alessandro Mattiello, invece, racconta di Pierrot, protagonista dell’opera, che trova rifugio in uno spicchio di Luna, invitandoci a riscoprire il tempo per noi stessi, che altrimenti scivola via tra le dita. "S.O.S. Zoo Il profumo della Libertà" di Raffaele Morvillo tratta il tema della vita in cattività degli animali negli zoo, per sensibilizzare sulla necessità di una vita libera e dignitosa per questi animali. "Presto che è tardi" di Lorenzo Paoli esorta a fare presto perchè la clessidra del mondo sta esaurendo le sue risorse. Il costruttore ricorda che siamo ancora in tempo per evitare che il male prenda il sopravvento sulla ragione. "Morfeo e i sogni nel cassetto" di Edoardo Spinetti invita a non farci scoraggiare dai se e dai ma, ma a realizzare i nostri sogni nel cassetto. Per concludere "Love is all you need" di Alessandro Vanni immagina il mondo pacifico, sognato da Lennon, germogliare sopra le bombe e i leader del momento come spettatori della vera bellezza di una realtà senza violenza.